La bella estate
Emilia-Romagna Festival nei borghi e nelle piccole città con Nyman, Bahrami, Canino e Marzadori. E una nuova commissione su Dante a Gabriel Prokof’ev, nipote di Sergej
C’è quasi da perdersi nel labirinto di 58 appuntamenti della ventunesima edizione di Emilia-Romagna Festival, una delle rassegne più vivaci del panorama estivo, fondata dal flautista Massimo Mercelli con lo scopo di portare la musica nei luoghi meno battuti dal turismo. Ma nell’offerta debordante ci sono alcuni punti fermi, come la presenza di Michael Nyman (12/7 alla Rocca di Imola), apripista di una serie di pianisti che da Bruno Canino (6/7) a Michele Campanella (8/9), passando per Roberto Cominati (17/9) fino a Ramin Bahrami (18/7 nell’Offerta Musicale con i Solisti Aquilani) toccheranno Imola, Forlì e l’entroterra romagnolo fino al 27 settembre, giorno in cui al Teatro Cassero di Castel San Pietro Laura Marzadori, Elena Faccani e Massimo Polidori chiuderanno la kermesse con le Variazioni Goldberg arrangiate per trio. Un cartellone a trazione romagnola non poteva dimenticare Dante: l’omaggio ai 700 anni della sua morte passa da Gabriel Prokof’ev, nipote diretto di Sergej, che per il Festival ha composto Dante di fronte al verde prato del limbo, in prima assoluta il 5 settembre a Faenza accanto ad arie di Vivaldi e Handel (Daniela Pini solista) con gli Strumentisti della Scala.
Emilia-Romagna Festival
Imola, Forlì e luoghi vari, fino al 27 settembre