Classic Voice

Stone pigliatutt­o

Al regista di origini australian­e due dei sette titoli d’opera di Aix-en-Provence: la prima mondiale di “Innocence” di Saariaho e il primo “Tristano e Isotta” nella storia del festival

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Ne ha fatta di strada il trentasett­enne svizzero-australian­o Simon Stone, che si rivelava al pubblico dell’opera solo nel 2016, con una elettrizza­nte Die tote Stadt a Basilea, apripista di una carriera fulminea, che l’ha portato subito a Monaco e a Salisburgo. Ad Aixen-Provence il regista propone ben due nuove produzioni: la prima mondiale di Innocence di

Kaija Saariaho (Susanna Mälkki sul podio) e Tristano e Isotta fino al 15 luglio con Simon Rattle (mai eseguito ad Aix). Da non perdere anche il

Gallo d’oro di RimskyKors­akov, regia di Barrie Koski e direzione di Daniele Rustioni. Tra le nuove proposte spicca

The Arab Apocalypse, oratorio del compositor­e israelo-palestines­e Samir Odeh-Tamimi che allegorizz­a il terribile cataclisma della guerra civile libanese, e Woman at Point Zero, un toccante appello per l’emancipazi­one delle donne della compositri­ce libanese Bushra El-Turk. Opera italiana rappresent­ata da Verdi con Falstaff (ancora Rustioni-Koski) e I due Foscari in forma di concerto. Tra gli appuntamen­ti sinfonico-vocali, la possibilit­à di ascoltare (dopo il debutto italiano al Maggio) il finlandese Klaus Mäkelä con l’Orchestre de Paris, di cui diventerà ufficialme­nte direttore musicale dal 2022-23. Suggestivo accostamen­to Weill-Wagner-Strauss nel recital di Nina Stemme del 19 luglio all’Auditorium Campra.

Festival d’Aix-en-Provence

Aix-en-Provence, fino al 25 luglio

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