Violenza da camera
Con “Rape of Lucretia” s’apre la stagione dello Sperimentale di Spoleto. Opera per organico ridotto che prelude ai due intermezzi settecenteschi di Vinci e Pergolesi
Stagione Lirica Sperimentale di Spoleto e dell’Umbria ha inaugurato il 3 settembre con Rape of Lucretia, opera da camera di Benjamin Britten con regia di Giorgina Pi e la direzione di Salvatore Percacciolo. Ispirata a testi di Livio, Ovidio e Shakespeare, e scritta subito dopo il successo di Peter Grimes, Lo stupro di Lucrezia è una riflessione sulla violenza di genere, “una pagina del Novecento inglese - spiega il neocondirettore artistico Enrico Girardi - che rischia di essere perennemente attuale visto il tema, e che è interessante, non soltanto dal punto di vista del suo contenuto drammatico, ma anche di una sensibilità, di uno stile e di una vocalità che è molto distante rispetto a quella della tradizione italiana”, che la rassegna umbra indagherà al Teatro Caio Melisso nell’ormai focus sugli Intermezzi del ‘700.
Appuntamento dal 10 al 12 settembre con L’ammalato immaginario di Leonardo Vinci con la direzione di Pierfrancesco Borrelli e la regia di Andrea Scanisci; il titolo sarà poi replicato al Morlacchi di Perugia e nelle principali città umbre fino al 25 settembre assieme alla Serva Padrona di Pergolesi. Dal 14 al 19 settembre, al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti di Spoleto, è in scena anche la nuova produzione di Madama Butterfly diretta da Carlo Palleschi con la regia di Stefano Monti.
Stagione Lirica Sperimentale
Spoleto e luoghi vari fino al 25 settembre