Classic Voice

Binari americani

“Traiettori­e” esplora l’altra faccia degli States: Crumb e Carter, Cage e il “compagno” Rzewski, scomparso tre mesi fa. E ai treni di Steve Reich è dedicato il concerto finale

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Tra le più longeve rassegne contempora­nee europee, Traiettori­e tocca 31 edizioni nel segno della musica americana. Nel festival diretto da Martino Traversa con Fondazione Prometeo (quest’anno tra teatro Farnese, Casa della Musica e Teatro Due di Parma) si cercherà di sfatare il mito di un’America oscillante fra l’attrazione per la tradizione musicale europea e le tentazioni di facile ascolto. Il cartellone mostra invece proposte innovative e coraggiose, non di rado impregnate di un’energia arcana e raffinata, come gli interessi psicoacust­ici di Roger Reynolds, l’impression­ismo di Charles Griffes o la spontaneit­à di Michael Daugherty, quest’ultimo oggetto d’indagine del recital di Emanuele Arciuli il 27/10, un lungo arco teso tra Cage e Rzewski, scomparso in Toscana lo scorso 26 giugno. Il 7 ottobre il violino di Irvine Arditti farà risuonare Lauds di Carter al Teatro Farnese (il brano fu scritto per onorare i colleghi Copland, Sessions e Petrassi). Solo a base di chitarra elettrica è invece il recital di Yaron Deutsch il primo ottobre. Chiudono gli allievi del Conservato­rio di Parigi il 4 novembre: nel programma anche Different Trains, commovente riflession­e di Steve Reich sui destini delle rotte ferroviari­e della Seconda Guerra Mondiale per quartetto e frammenti di interviste su nastro.

Traiettori­e

Parma, fino al 4 novembre

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