DONIZETTI
STRING QUARTETS VOL. 1
QUARTETTO Mitja
2 CD Urania 14065 ★★★
Il quartetto d’archi non è mai stato un genere estraneo ai compositori italiani, quantunque l’egemonia del teatro d’opera nella vita musicale della Penisola abbia sempre fatto pensare altrimenti. Si sono adottate generalizzazioni di comodo e si è preferito considerare la musica da camera come un affare prevalentemente se non esclusivamente tedesco, non solo per via del magistero dei viennesi ma anche perché, nel dar loro la palma della musica senza testo, così facendo si avvalorava ulteriormente il primato italiano sulle scene (come se, viceversa, Mozart e Haydn fossero operisti in qualche tacitamente “minori”). Da qualche decennio, tuttavia, la musica per archi italiana post-barocca (da Boccherini in poi) sta riconquistano spazi di agibilità che riconoscono la dimensione monumentale di alcuni contributi (vedi le Sonate per archi di Rossini) e accolgono volentieri anche la cospicua produzione quartettistica di Gaetano Donizetti. Il Mitja Quartet vi si affaccia registrandone con foga ed esuberanza una cospicua porzione (sei quartetti) e ringiovanendo un’offerta discografica ferma a circa vent’anni fa (quando il Revolutionary Drawing Room ha documentato queste partiture
per la Cpo). L’ascolto è piacevole e istruttivo tanto per i cultori del quartetto - che vi noteranno un trattamento della forma e del contrappunto la cui compattezza denota sapienza ma non pedanteria (così frequente nella generazione romantica) - quanto per quelli del bergamasco operista, che in queste partiture sembra mostrarci il nucleo progettuale, il “laboratorio” (come giustamente lo definisce Livio Aragona nel booklet), del se stesso mattatore di teatri.