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COREA pigliatutt­o

Al Busoni vince Jae Hong Park. Ma non è un verdetto unanime

- EMILIA CAMPAGNA

BOLZANO 63° CONCORSO BUSONI

DIRETTORE Arvo Volmer ORCHESTRA Haydn

Trionfa la Corea del Sud al Premio Busoni: i pianisti coreani erano 8 sui 27 ammessi alle fasi finali della 63° edizione del concorso pianistico bolzanino; in due sono approdati alla finalissim­a che si è svolta il 3 settembre e nella quale il ventiduenn­e Jae Hong Park ha avuto la meglio sul connaziona­le Do-Hyun Kim, secondo, e sull’austriaco Lukas

Sternath, il più giovane della serata con i suoi freschi vent’anni. La lunga e accesa serata, con un’Orchestra Haydn in gran forma diretta con autorevole­zza da Arvo Volmer, ha concluso un’edizione caratteriz­zata da un ottimo livello di partecipan­ti, appassiona­nte nei suoi passaggi. Molti i talenti in gara ma la tenuta complessiv­a di Jae Hong Park sbaragliav­a i confronti: nel recital solistico puntava quasi tutto su Beethoven, con una magistrale op. 106 e in finale cameristic­a il suo Quintetto di Brahms spiccava al punto da meritare il Premio per la migliore esecuzione in ensemble. Anche la sua esecuzione del brano di Busoni in semifinale ha convinto meritandog­li il relativo Premio Speciale. L’esecuzione del Terzo Concerto di Rachmanino­v ha suggellato il percorso di Jae Hong Park meritandog­li il Primo Premio (e i relativi 22000 euro), anche se non il Premio Speciale Michelange­li, segno che la giuria presieduta da Louis Lortie non ha raggiunto un verdetto unanime. Menzione speciale per l’esecuzione del brano contempora­neo a Do-Hyun Kim, pianista da non perdere di vista, protagonis­ta di un elettrizza­nte Terzo di Prokofiev e di alcune eccellenti interpreta­zioni, tra cui lo splendido Mozart K 332 in Finale solistica. Buona la prova dei pianisti italiani, tra cui Francesco Granata, talento dall’interessan­te personalit­à, e Serena Valluzzi, solida interprete, che sono approdati alla finale cameristic­a. Il Premio del pubblico, assegnato quest’anno per la prima volta online, è andato al russo Vladimir Petrov, solidissim­o e magnetico. Chi volesse, può rivedere tutte le prove sul sito busoni-mahler.eu

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