Due Sir John a Firenze
Dopo averlo inciso, il baronetto Gardiner torna su “Falstaff”. Al Maggio Musicale la regia è di Sven-Eric Blechtolf. Nicola Alaimo il protagonista
Solo a 80 anni Giuseppe Verdi avverò il sogno di tornare a scrivere un’opera comica, dopo il fiasco giovanile di Un giorno di regno, risalente al 1840. Fu Arrigo Boito a rinnovare in Verdi l’antico amore per Shakespeare, mettendo mano alle Allegri comari di Windsor, fonte del libretto di Falstaff insieme alle due prime parti dell’Enrico IV.
Fu così che nacque questa “commedia lirica che non somiglia a nessun’altra” come disse lo stesso compositore prima del debutto, avvenuto alla Scala il 9 febbraio 1893, quando il verismo aveva ormai prese piede. Verdi salutava il mondo dell’opera con il sorriso sornione di chi ha sperimentato tutto. E di sperimentazioni Falstaff abbonda fino all’ultima nota, come dimostra la fuga buffa finale, pagina giocosa di mirabile virtuosismo collettivo. Il Maggio Musicale affida l’ultimo capolavoro verdiano a John Elliot
Gardiner e alla regia di Sven-Eric Blechtolf. Nicola Alaimo nel ruolo del titolo, Ailyn Pérez in Alice Ford, Mrs. Quickly è interpretata da Sara Mingardo, Fenton è Xabier Anduaga, Pistola è Gianluca Buratto, Simone Piazzola nei panni di Ford, Caterina Piva in Meg Page. Recite dal 19 novembre al 5 dicembre.
Falstaff di G. Verdi Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Dir. John Elliot Gardiner
Regia di Sven-Eric Blechtolf Firenze, Teatro del Maggio, dal 19 novembre al 5 dicembre