ALTRE STAGIONI VENEZIANE
10 PEZZI PER FLAUTO (O OTTAVINO) SOLO
FLAUTO Federica Lotti
CD Ema Vinci L&C 70231 ★★★★
Èpassato più di mezzo secolo dai tempi in cui molti compositori scrivevano per il flauto di Severino Gazzelloni; ma la fioritura di pagine per questo strumento non si è mai interrotta, e da Roberto Fabbriciani in poi è cresciuto il numero degli interpreti illustri che hanno stimolato gli autori più diversi (non solo Sciarrino, che ha usato il flauto in modo radicalmente nuovo in numerosi
pezzi). Ne è prova questa antologia di dieci pezzi di otto autori proposta in ottime interpretazioni con il titolo “Altre stagioni veneziane” da Federica Lotti (docente al Conservatorio di Venezia). Dei tempi di Gazzelloni c’è soltanto la Cadenza da Dimensioni III di Maderna (uno dei pezzi del suo Hyperion). Agli anni ‘80 risalgono gli eleganti Due Preludi per ottavino (1980-81) di Camillo Togni, la versione per solo flauto dell’arietta per flauto e soprano da
Girotondo (1980) di Fabio Vacchi, una delle pagine migliori di quell’opera, e l’unico pezzo per flauto,
Dia Nykta (1983) di Fausto Romitelli, all’epoca giovanissimo. Del 1986 è un frammento dall’opera Eleonora d’Arborea di Franco Oppo. Per Federica Lotti Claudio Ambrosini (a mio parere il protagonista in questa antologia) ha scritto nel 2012 l’affascinante Classifying the thousand shortest sounds in the world, in cui il compositore veneziano prosegue in modo del tutto nuovo la ricerca sul flauto avviata con
A guisa d’un arcier presto soriano (1981), anch’esso registrato qui. Per la stessa flautista hanno scritto nel 1982 Corrado Pasquotti (Frammento IV) e nel 2016 Mauro Montalbetti, che nel Prélude en pleurs chiede all’interprete di dire anche le parole della breve strofa che come un ritornello si ripete tre volte in Le jet d’eau di Baudelaire. Nella presentazione del cd la stessa Federica Lotti in una intervista con Guido Barbieri commenta i pezzi che validamente interpreta.