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Momus in via Maqueda

Il Massimo chiude il 2021 con Angela Gheorghiu, in una nuova produzione della “Bohème” firmata da Mauro Pontiggia. La prima è sulla WebTv. Poi i “Vespri” in francese

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Nel segno della tradizione natalizia, il Teatro Massimo saluta il 2021 con La bohéme, una nuova produzione destinata anche a imbarcarsi nella tournée giapponese del 2022. In cinque recite, dal 4 al 10 dicembre, Fabrio Maria Carminati dirige un cast in cui spicca il ritorno di Angela Gheorghiu nel ruolo di Mimì (il soprano rumeno si alternerà con Desirée Rancatore); il suo connaziona­le Stefan

Pop sarà invece Rodolfo (Giovanni Sala il suo alter ego nelle recite del 5 e del 9 dicembre), mentre il ruolo di Musetta sarà spartito da Jessica Nuccio e Federica Guida; il baritono Vittorio Prato e Francesco Vultaggio sono i nomi scelti per i panni di Marcello; Tommaso Barea e Italo Proferisce per Schaunard e il “filosofo” Colline avrà la voce di George Andguladze e Andrea Comelli. È Mario Pontiggia a firmare il nuovo allestimen­to, visibile in diretta la sera della prima sulla WebTv del Massimo, e a seguire on demand nei giorni successivi. Poi, in gennaio, sarà tempo di inaugurazi­oni: il titolo d’apertura del 2022, affidato al direttore musicale Omer Meir Wellber e alla regia di Emma Dante, è Les vêpres sicilienne­s di Verdi dal 20 al 26 gennaio.

La bohéme di G. Puccini Orchestra e Coro del Teatro Massimo

Dir. Fabrizio Maria Carminati Regia di Mario Pontiggia Palermo, Teatro Massimo, dal 4 al 10 dicembre

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