Cartesio NOIR
Sul presunto avvelenamento del filosofo, Mauro Cardi costruisce una pièce con brani barocchi e musica originale
CARDI
LE OSSA DI CARTESIO
INTERPRETI V. Matrosova, P. Polia, F. Benetti
Dir. Enrico Frattaroli ENSEMBLE InCanto TEATRO Palladium ★★★/★★★★
Un giallo curioso, di ambiente seicentesco. Riguarda la morte di René Descartes, il grande filosofo e matematico francese morto nel 1650. E ha inaugurato il 58esimo Festival di Nuova Consonanza, al Palladium in Roma. Titolo, Le ossa di Cartesio: una novità composta da Mauro Cardi su libretto di Guido Barbieri. Il lavoro è stato prodotto da Nuova Consonanza e dall’Associazione OperaInCanto, che lo ha da poco presentato al Teatro Comunale “Sergio Secci” di Terni. La vicenda è ispirata agli ultimi mesi di vita di Cartesio - invitato a Stoccolma da Cristina di Svezia, per trasmetterle i suoi insegnamenti - il quale nella capitale svedese morì, ufficialmente di polmonite. Secondo le recenti ricerche di uno studioso tedesco, pare che il filosofo fosse stato avvelenato con l’arsenico da un padre agostiniano, l’abate Viogué, confessore della regina, nell’intento di neutralizzare la pericolosa influenza delle teorie cartesiane sulla sovrana, in predicato di aderire al cattolicesimo. In più, alcuni anni dopo la sua morte, nelle operazioni di trasferimento della salma dalla Svezia alla Francia, il cranio di Cartesio fu sottratto alle sue spoglie, per riapparire soltanto nell’800. Un mistero. Barbieri ha ideato un testo che procede con affabulante naturalezza, grazie a una voce recitante (Franco Mazzi, misurato e convincente) che dispiega il racconto di Cartesio post mortem, intercalato con le parti vocali e strumentali. Raffinata, limpida, la musica di Mauro Cardi avvolge la drammaturgia con un linguaggio funzionale, di accorta presa emotiva. Trecantanti interpretano vari personaggi, introducendo pezzi vocali di autori dell’epoca. Tra le voci, e gli strumentisti dell’Ensemble In Canto impegnati a parti reali, ben presto da tali citazioni la musica si sviluppa liberamente su itinerari di suggestiva espressività. Sulla mise en espace di Enrico Frattaroli si alternano i cantanti Valeria Matrosova, Patrizia Polia e Federico Benetti. Tutti si disimpegnano a dovere, sotto la direzione di impeccabile equilibrio di Fabio Maestri.