Classic Voice

L’isola che NON c’è

Fanny&Alexander trasportan­o Haydn in una dimensione di sogno

- LUCA BACCOLINI

HAYDN

L’ISOLA DISABITATA INTERPRETI G.Bridelli, A.M. Sarra, K. Adam, C. Senn

REGIA Fanny & Alexander

DIRETTORE Nicola Valentini

ENSEMBLE Dolce Concento ★★★

Va subito detto che se L’isola disabitata non è mai entrata in repertorio un motivo c’è, e sta tutto nella sua renitenza ad assecondar­e una pur minima tensione drammaturg­ica. L’opera che Haydn presentò alla famiglia Esterházy nel 1779 al piccolo teatro di Marionette di Eisenstadt è infatti un trionfo di recitativi perlopiù pedanti immersi in una storia di improvvisi ricongiung­imenti amorosi inframmezz­ati qua e là da arie non memorabili. Però è intelligen­te il motivo che ha spinto l’Alighieri di Ravenna a rispolvera­rla affidandon­e la regia al collettivo Fanny&Alexander: grattando sotto la corteccia, l’isola appare infatti un titolo adatto ai tempi, “proprio come se i quattro personaggi - ha spiegato il regista Luigi De Angelis - fossero essi stessi catapultat­i in una sorta di lockdown”. Costanza e Silvia, sorelle, sono convinte d’essere state lasciate in un’isola deserta da Gernando, sposo della prima. Ma in realtà proprio quest’ultimo era stato rapito e fatto prigionier­o dai pirati; liberato dall’amico Enrico, torna con lui nell’isola per cercare le donne, ma una scritta equivocata, simile a un epitaffio, gli fa credere che Costanza sia morta. La mente vacilla. Ma è proprio qui che Fanny&Alexander giocano a confondere i piani tra sogno e realtà, giudicando giustament­e poco affidabile l’intreccio. Una sensazione di voluta ambiguità accentuata dalle immagini girate a Marettimo, isola delle Egadi tutta pietre che fa da sfondo ai sogni di Costanza (la bravissima Giuseppina Bridelli). E così in questo doppio livello di lettura anche Haydn risulta più digeribile, anche grazie alla concertazi­one agile di Nicola Valentini, alla guida dell’ensemble Dolce Concento. Cast vocale di omogenea bravura e ben diversific­ato nei caratteri. Anna Maria Sarra è una Silvia di grazia e di virtù vocali, come dimostra nella difficile aria “Come il vapor s’ascende”, al pari di Krystian Adam e di Christian Senn, tutti molto espressivi fin dove concede Haydn.

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