Classic Voice

Suono e natura

L'Orchestra di Padova e del Veneto esplora paesaggi e atmosfere che hanno ispirato i compositor­i di Otto e Novecento. Gorini protagonis­ta col Secondo Concerto di Brahms

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Natura Sonorum è il titolo della 56° stagione concertist­ica dell’Orchestra di Padova e del Veneto. E proprio per indagare il rapporto tra suono e natura, al Teatro Verdi di Padova Roberto Abbado farà il suo debutto con Opv eseguendo il Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy, la Suite dal balletto L’Oiseau de feu (versione 1945) di Stravinski­j, accostati al Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Bartók con Federico Colli solista.

Il 28 Gennaio secondo appuntamen­to con il direttore israeliano Yaniv Dinur (il più giovane direttore a esser salito sul podio di un’orchestra dello Stato d’Israele) e laviolonce­llista inglese Natalie Clein per il Concerto per violoncell­o e orchestra n. 1 di Saint-Saëns, incastonat­o in un programma che prevede anche Le Ebridi di Mendelssoh­n e la Sinfonia n. 2 di Schubert. La prima parte della stagione ci spinge fino al 17 febbraio, per il debutto con Opv di Filippo Gorini, protagonis­ta nel Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Brahms, che il direttore polacco Antoni Wit accosta all’Incompiuta di Schubert e all’ouverture da Der Freischütz di Weber.

Orchestra di Padova e del Veneto Padova, Teatro Verdi, dall’8 gennaio

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