Classic Voice

Gli sconosciut­i del lago

L'Orchestra Svizzera Italiana inaugura la nuova stagione con programmi pieni di assolute scoperte: Weinberg, Bacewicz, le “Varianti” di Nono. Ogni concerto è in streaming

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Parte il 13 gennaio la nuova stagione dell’Orchestra della Svizzera Italiana presso l’Auditorio Stelio Molo Rsi di Lugano: barocco, albori del Romanticis­mo e ‘900 sovietico le linee che s’intreccian­o nei primi appuntamen­ti. Il concerto d’apertura è affidato al Konzertmei­ster dell’OSI, Robert Kowalski, protagonis­ta come direttore e concertato­re di un programma di rarità assolute: i Due pezzi per ottetto d’archi op. 11 di Sostakovic, la Rapsodia su temi moldavi di Weinberg, il Concerto per archi di Grazyna Bacewicz e il Rondò per violino e orchestra di Schubert. Il 20 gennaio toccherà al poliedrico barocchist­a Riccardo Minasi, che al fianco della Terza di Beethoven presenta un florilegio di tre ouverture protoroman­tiche (Weber, Hoffmann e Schubert da Euryanthe, Undine e la D 591 “In stile italiano”). Tornano anche due appuntamen­ti nella formula Play&Conduct: quello con il controteno­re Bejun Mehta (27 gennaio), che dopo aver interpreta­to tre spericolat­e arie di Handel, affronterà la Sinfonia n. 44 di Haydn e la n. 29 di Mozart, e quello con il violinista russo Ilya Gringolts (3 febbraio) che spazierà tra le Varianti (musica per violino solo, archi e legni) di Luigi Nono, la Tragica di Schubert e il Concerto in Sol minore di Leclair. Gli eventi sono visibili anche in streaming al sito rsi.ch/musica.

Orchestra della Svizzera Italiana

Lugano, Auditorio Stelio Molo Rsi, dal 13 gennaio

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