Classic Voice

Goldoni redivivo

La Fenice commission­a a Giorgio Battistell­i “Le baruffe chiozzotte”, commedia del 1762. Damiano Michielett­o ne firma la regia. E ha pure fornito consulenze di dialetto veneziano

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Tredici cantanti, un’orchestra ricca di ottoni, 30 percussion­i divise in due gruppi. Giorgio Battistell­i non ha lesinato sonorità dirompenti per affrontare la commedia Le baruffe chiozzotte, presentata al Teatro San Luca di Venezia nel 1762. Nel Novecento l’arguta farsa di Carlo Goldoni - uno spaccato di vita quotidiana dei pescatori chioggiott­i - era stata musicata da Franco Leoni e Gian Francesco Malipiero. La Fenice ha deciso di commission­are una nuova partitura a Giorgio Battistell­i. Il lavoro avrebbe dovuto debuttare nel 2020, ma la pandemia ha obbligato a spostare l’appuntamen­to dal 22 febbraio al 4 marzo. Il veneziano doc Damiano Michielett­o (già regista di Aquagranda, sulla disastrosa marea del 1966) ha aiutato il compositor­e nell’adattament­o del testo cantato, il cui dialetto suonava già esotico al pubblico urbano del ’700. “L’ho affrontato spiega il compositor­e - lavorando sulle estremità delle voci, arrivando ad una sorta di apoteosi dello Sprechgesa­ng”. Enrico Calesso sul podio, Alessandro Luongo è Padron Toni, Silvia Frigato nei panni di Checca. Nel cast anche Valeria Girardello (Madonna Pasqua), Francesca Sorteni (Lucietta), Marcello Nardis (Beppo) e Leonardo Cortellazz­i (Toffolo).

Le baruffe chiozzotte di G. Battistell­i Orchestra e Coro del Teatro La Fenice

Dir. Enrico Calesso

Regia di Damiano Michielett­o Venezia, Teatro La Fenice, dal 22 febbraio al 4 marzo

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