BACH, HÄNDEL
SOPRANO Sabine Devieilhe
DIRETTORE Raphaël Pichon
ORCHESTRA Pygmalion
CD Erato 0190296677861 ★★★
Un po’ bizzarro mescolare tre arie sensualissime della Cleopatra di Händel con arie sacre di Bach, inframmezzandole con altre tratte da oratori sempre di Händel. L’idea, si legge nel booklet, è di “rendere l’afflizione, il pentimento, la gioia, il desiderio, attraverso pagine sia profane che sacre”.
Quindi la severa varietà armonica e contrappuntistica di Bach contrapposta alle vertigini teatrali delle pulsioni sentimentali di Händel. Il tutto, in sintonia tra strumentale e vocalità: all’insegna della delicatezza. Devieilhe ha una linea vocale esile e tendenzialmente bianca, da tipico sopranino leggero che più leggero non si può. Quindi benissimo il Re sovracuto molto facile che conclude “Piangerò la sorte mia”, ma dovessi dire che ci sento il lancinante strazio cui Händel mirava, mentirei. La critica francese, compatta, la porta regolarmente sugli scudi: io la trovo una buona cantante, ma con una tavolozza cromatica molto ridotta, incapace di andare al di là della gentile mestizia o della gentilissima pimpanteria. Ottimo l’accompagnamento di Pichon.