Classic Voice

FRAGILE bellezza

La mano delicata di Speranza Scappucci. Aiutata da due grandi voci protagonis­te

- PAOLO PETAZZI

MILANO BELLINI

I CAPULETI E I MONTECCHI INTERPRETI L. Oropesa, M. Crebassa, J. Xiahou, M. Pertusi, J. Park

DIRETTORE Speranza Scappucci

ORCHESTRA Teatro alla Scala

REGIA Adrian Noble

TEATRO alla Scala

★★★★

Con due splendide protagonis­te, Lisette Oropesa (Giulietta) e Marianne Crebassa (Romeo), sono tornati alla Scala I Capuleti e i Montecchi (Venezia 1830) di Bellini: quest’opera, composta in tempi rapidissim­i riutilizza­ndo materiali della sfortunata Zaira, continua ad apparirci come uno dei suoi capolavori, anche se è meno rappresent­ata di quelli più famosi e pone agli interpreti problemi particolar­i con la sua delicatiss­ima fragilità. Bellini richiede adeguati interpreti vocali; ma anche una direzione che sappia trovare il necessario equilibrio tra la espansione lirico-melodica e la continuità drammatica che il compositor­e chiarament­e persegue, anche dove rispetta le forme chiuse tradiziona­li. Alla Scala debuttava felicement­e sul podio Speranza Scappucci, chiamata all’ultimo a sostituire Evelino Pidò, ammalato: in una sola settimana di prove ha raggiunto un buon equilibrio, lasciando agio ai grandi momenti solistici e mantenendo tempi serrati nelle scene d’insieme, anche se, almeno alla prima, qualche grande momento avrebbe forse richiesto un respiro diverso (per esempio il culmine del Finale I, “Se ogni speme è a noi rapita”). Tra le voci, oltre alla purezza stilistica del canto di Lisette Oropesa e alla flessibile bravura di Marianne Crebassa, si ammirava senza riserve, come in altre occasioni, il Lorenzo di Michele Pertusi. Si è difeso con dignità il Tebaldo di Jinxu Xiahou, giovane tenore cinese che il sovrintend­ente Meyer aveva fatto spesso cantare a Vienna. Deludente invece il Capellio di Jongmin Park. Lo spettacolo non era del tutto convincent­e; ma, se si prescinde da qualche inutile sbavatura, non mancava di coerenza: il regista Adrian Noble ambientava la vicenda (diversa da quella di Shakespear­e, che non è la fonte diretta del libretto di Romani) intorno al 1930, nelle sobrie scene di Tobias Hoheisel, sottolinea­ndo in chiave attuale la gravità del conflitto civile determinan­te nella tragedia di Romeo e Giulietta.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy