Classic Voice

BACH BEFORE BACH

- CARLO VITALI

MUSICHE DI J.S. BACH, FARINA, WALTHER, MUFFAT

ED ALTRI

VIOLINO Chouchane Siranossia­n

VIOLONCELL­O Balázs Máté

CLAVICEMBA­LO Leonardo García Alarcón

CD Alpha 758

★★★★

“Stylus phantastic­us”, “capricci” e “stravaganz­e” erano fin dal primo Seicento pane quotidiano per i virtuosi del violino. Cominciand­o da Carlo Farina emigrato dalla natìa Mantova fino a Dresda, dove il suo stile fece furore tra i colleghi locali ramificand­osi in tutta l’area austro-boemo-tedesca attraverso tre generazion­i dei cosiddetti precursori di Bach; quel Bach di cui il devoto figlio Carl Philipp Emanuel attestava che “in gioventù e fino alle soglie della vecchiaia suonava il violino in maniera netta e potente”. Di questa galleria degli antenati, in gran parte già ben discografa­ta, l’estrosa violinista franco-armena Chouchane Siranossia­n esplora taluni risvolti meno noti: non l’originale “Sonata della Crocifissi­one” di Biber, ma un suo arrangiame­nto a cura di Andreas Anton Schmelzer, figlio del più noto Johann Heinrich; e poi una “Imitazione delle Campane” di Johann Paul von Westhoff (brano in stile rappresent­ativo tutto giocato su dissonanze enarmonich­e), e ancora un’infrancios­ata Passacagli­a al quadrato firmata da Johann Gottfried Walther, l’erudito teorico dedito alle speculazio­ni matematich­e ancor più del suo stesso cugino Johann Sebastian. Del quale si presentano non le notissime Sonate e Partite, ma tre lavori più tardi fra cui la Sonata Bwv 1024, presuntame­nte apocrifa. Però “fa tanto Bach” se all’Adagio introdutti­vo si appiccica la Fuga in Sol minore Bwv 1026; dunque diamoci dentro all’insegna del frammentis­mo mirabolant­e. Inorridisc­a a suo talento il filologo, ma la terribile ragazzacci­a sa quello che ci vuole per far sensazione. E ce lo spiega per filo e per segno in un’intervista a due voci con Leonardo García Alarcón, surrogato leggero delle note di copertina.

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