Dal Re Sole al cinema
Incursioni orientali
Benché non potesse ambire ad una precisa ricostruzione etnomusicologica della musica cerimoniale dei dervisci, Lully fece del suo meglio in base alle informazioni fornitegli dall’orientalista Laurent d’Arvieux, collaboratore alla sceneggiatura per ordine di Luigi XIV. Accordi fragorosi, brevi motivi circolari, tessitura limitata, tonalità di Sol minore, ricchezza di fiati e percussioni in aggiunta agli archi: tutto concorre nel conferire alla turquerie di Lully una parodistica nota di esotismo.
Lo sberleffo del Re Sole
Occasione della satira anti-turca di Molière-Lully fu nel 1669-70 la visita di Süleyman Aga, un inviato di basso rango del sultano Mehmed IV scambiato per ambasciatore a pieno titolo. Irritato dai modi altezzosi dell’ottomano, il Re Sole lo congedò senza nulla concludere; indi commissionò agli artisti di corte “un balletto turco ridicolo” corredato di sontuosi costumi. Nel frattempo la moda orientalista dilagava a
Parigi, inclusa la diffusione del caffè bevuto in tazze di fine porcellana cinese.
Alla turca
Nel decadente impero ottomano di fine Ottocento, il letterato francese Adolphe Thalasso scoprì che i monelli di Istanbul ripetevano a memoria intere scene dell’Avaro, apprese non sui libri bensì alle recite del Karagöz, teatro d’ombre ultrapopolare con intermezzi suonati e cantati da musicisti di strada. Accurate ricerche gli permisero di stabilire che verso il 1838 un certo Hassan il Burattinaio aveva adattato in lingua turca questo e altri copioni di Molière, tra cui Le furberie di Scapino.
Al cinema
Vari titoli di Molière sono stati adattati per il cinema, la televisione e il fumetto. La scena più gettonata è la “cerimonia turca” che apre il quarto atto del Borghese gentiluomo e compare in sequenze abbreviate nei film Tous les matins du monde di Alain Corneau (1991) e Le Roi danse di Gérard Corbiau (2000). L’intera scena, col suo esilarante miscuglio linguistico di francese, turco e “lingua franca” levantina, è ascoltabile su YouTube in un’incisione Erato del 1987 diretta da Marc Minkowski.