LA DONNA è immobile
Vivaldi operista riscoperto dalla Fenice
VIVALDI
LA GRISELDA
INTERPRETI A. Hallenberg, J.N. Colorado, K.J. Kim, A. Giovannini
DIRETTORE Diego Fasolis
REGIA Gianluca Falaschi
TEATRO Malibran
★★★★
Chi se non La Fenice dovrebbe dedicare a Vivaldi una presenza costante? Così, negli ultimi anni, è stato. Farnace, Dorilla, Ottone, Orlando Furioso sono andati in scena con la stessa squadra formata da Diego Fasolis, dall’orchestra della Fenice (con continuo “filologico”), dalle voci della scuola barocca (non solo) italiana e il contributo di giovani registi. Quest’anno è toccato alla Griselda, libretto di Zeno rimaneggiato da Goldoni - per dar più spazio e “nerbo” vocale e teatrale ad Anna Girò, protégée del Prete Rosso - sulla novella boccaccesca che ha come protagonista la sposa di umili origini del Re di Tessaglia a cui lo stesso marito infligge una serie di prove per testarne l’autentica nobiltà. Trama dai numerosi rimandi morali che lo spettacolo (regia, scene e costumi) di Gianluca Falaschi, coadiuvato alla drammaturgia da Mattia Palma, affronta col “concetto” della secolare sopraffazione maschilista sulla donna, nel lavoro (la scena iniziale si svolge in una fabbrica tra operaie vessate alla macchina da cucire) e nel sesso: molto indovinata l’ambientazione in un bosco che è rifugio della “selvaggia” e irremovibile Griselda ma anche luogo dove i rampolli dell’alta società di corte consumano violenze ai danni del corpo delle donne. Per ogni aria regista e drammaturgo inventano da particolari minimi una situazione scenica appropriata rispetto alle metafore del testo, ma senza perdere di vista la tesi di fondo, e dunque la narrazione unitaria. Che Diego Fasolis orchestra mirabilmente “dipingendo” gli affetti con una ricchissima tavolozza di colori ed effetti sonori. Parti vocali difficili risolte più o meno bene dal folto cast su cui primeggiano la Costanza di Michela Antonucci e la Griselda di Ann Hallenberg.