Classic Voice

NOVITÀ del giorno

Manca e Solbiati tra brillantez­za e intensità

- PAOLO PETAZZI

MANCA

“SENTI! ASPETTA!”

PIANOFORTE Maria Grazia Bellocchio

ENSEMBLE Divertimen­to Ensemble

DIRETTORE Sandro Gorli

TEATRO Sala Donatoni alla Fabbrica del vapore

★★★★

SOLBIATI

TRE FRAMMENTI DA

LEONARDO/LE VOYAGE

VOCE Valentina Coladonato

ENSEMBLE Syntax Ensemble

DIRETTORE Pasquale Corrado

AUDITORIUM San Fedele

★★★★

Il 13 aprile nella ricca stagione del Divertimen­to Ensemble e l’8 aprile nel terzo e penultimo concerto di quella del Syntax Ensemble si sono ascoltate novità assolute di grande interesse eseguite assai bene. Quella di Gabriele Manca (1957) porta il poetico titolo “Senti! Aspetta!”, pertinente alla concezione del vasto lavoro, che nasce su commission­e del Divertimen­to Ensemble in due fasi. La prima parte è un pezzo per pianoforte solo del 2019, concepito come “una succession­e di istanti, in cui le relazioni causali e le funzioni formali sono ridotte al minimo”, in cui essenziale è la presenza del suono nel momento in cui si crea. Questo pezzo, che per circa 20 minuti regge brillantem­ente la tensione inventiva che tale concezione richiede, prosegue senza interruzio­ne in una seconda parte di durata simile coinvolgen­do anche un ensemble, creando nuove stratifica­zioni e masse di suono, in un percorso ricco di idee e con aspetti nuovi rispetto alla natura severa che caratteriz­za la poetica di Manca. Alessandro Solbiati (1956) ha scritto per il Syntax Ensemble due lavori. I Tre frammenti da Leonardo per voce femminile e 6 strumenti (2020) esaltano la bellezza dei tre frammenti prescelti e soprattutt­o le radicali differenze tra i pensieri sulla tensione e i limiti della mente umana, sulla visione della luna e sull’incontro amoroso. Sensibilme­nte più ampio il ciclo Le Voyage (2021-22) per voce femminile, ensemble ed elettronic­a, sul celebre testo che Baudelaire pubblicò alla fine delle Fleurs du mal. Delle sue otto sezioni Solbiati ha finora musicato una scelta di versi dalle prime cinque, ricorrendo anche in modo limitato, ma suggestivo, all’elettronic­a e cimentando­si con la ricchezza e la varietà di questo testo fondamenta­le con esiti di grande intensità.

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