L’inno della discordia
Nel 1848 Mazzini commissionò a Verdi l’inno italiano, il cui testo venne affidato a Goffredo Mameli. Quando Verdi terminò “Suona la tromba”, gli scenari erano però notevolmente mutati e l’inno non risultava più attuale. Nel 1865 Mazzini autorizzò l’editore De Giorgi a pubblicarlo, facendo leva sulla lettera ricevuta 17 anni prima da Verdi (“Fatene l’uso che credete”). Il Maestro refrattario alla composizione di musiche d’occasione, per di più ormai fuori tempo massimo
- cercò di scongiurarne la pubblicazione, scomodando persino l’intervento del librettista Piave e di un notaio.