Firenze nel mito
Il Maggio Musicale entra nel vivo del cartellone dedicato alla classicità: Gatti con “Ariadne auf Naxos” e i due “Edipo re” di Stravinskij e Pizzetti. Sardelli con Lully
Tre modi di interpretare il Mito in musica. Il Festival del Maggio Musicale fiorentino esplora i rapporti che per secoli hanno intessuto il teatro musicale e il mondo antico. Lo farà subito con Ariadne auf Naxos di Strauss, in scena fino al 18 giugno nella nuova regia di Matthias Hartmann con Daniele Gatti sul podio (Teatro alla Pergola, con Krassimira Stoyanova nel ruolo del titolo e il sovrintendente Alexander Pereira negli amati panni del maggiordomo). Si proseguirà con Oedipus Rex di Stravinskij, opera-oratorio proposta il 30 giugno all’Auditorium Mehta, sempre con Gatti sul podio (l’accostamento, in questo caso, sarà con i tre intermezzi sinfonici Per l’Edipo re di Sofocle di Ildebrando Pizzetti, scritti nel 1903). La maratona mitologica approda poi, dal 4 all’11 luglio, all’ultimo lavoro compiuto di Jean-Baptiste Lully: si tratta di Acis et Galatée, “pastorale eroica” che nel 1686 combinò sulla scena personaggi divini e mortali, nobili e pastori. ll libretto era ispirato alla leggenda di Aci e Galatea descritta nel libro XIII delle Metamorfosi di Ovidio. Sul podio Federico Maria Sardelli, che dirigerà col bastone, lo stesso strumento usato ai tempi di Lully, e che al compositore fiorentino costò il famoso incidente mortale al piede.