MIRABILIA MUSICA
ECHOES FROM LATE-MEDIEVAL CRACOW
MUSICHE DI Mikolaj Radomski, Zacara da Teramo, Ciconia e altri
ENSEMBLE La Morra
DIREZIONE Corina Marti e Michal Gondko
CD Ramée RAM 2008
Dopo oltre due secoli di spartizioni, invasioni, colonizzazioni economiche e ideologiche, devastazioni del patrimonio culturale ai limiti dell’etnocidio programmato, merita simpatia l’impegno degli intellettuali polacchi nello spalmare balsami sulle ferite identitarie. Magari rievocando quell’epoca d’oro della confederazione polacco-lituana che sotto la dinastia degli Jagelloni (1386-1572) costruì al centro del continente un bastione inespugnabile dagli assalti concentrici degli imperi confinanti: il germanico, il moscovita e l’ottomano. Il presente cd, prodotto sotto l’egida dell’Istituto Mickiewicz e del locale Ministero della Cultura, esplora - con una dovizia di apparati iconografici che delizierà i cultori di scienze ausiliarie della storia (paleografia, codicologia, sfragistica) - l’epoca sullo scorcio fra Tre e Quattrocento, quando nella capitale Cracovia fiorivano su scala europea gli scambi commerciali, la vita culturale era intensa, arti figurative e musica si nutrivano di influenze italiane e franco-fiamminghe. Ma al musicofilo “di base”, poco interessato alle problematiche della storiografia tardo-medievale e ancor meno alle loro ricadute sull’odierna narrativa geopolitica, cosa può offrire la playlist assemblata dall’ensemble La Morra, formazione di sette giovani professionisti laureati dalla Schola Cantorum Basiliensis? Non poco sotto il levigato profilo di un sound obbediente ai moderni canoni della prassi storicamente informata, sia pure al netto di ipotesi ricostruttive inevitabili per l’epoca in questione. Oltre a quattro belle voci fra cui spicca il mellifluo controtenore Doron Schleifer, uno strumentario composto di flauto, viella, liuto, organetto e clavicymbalum garantisce all’insieme varietà e freschezza. Sul mare degli anonimi e delle attribuzioni incerte, tra i frammenti in canto fermo e gli arcaici discanti, galleggiano più complesse costruzioni polifoniche nell’idioma dell’Ars Subtilior. Accanto a nomi già discografati quali Johannes Ciconia e Antonio Zacara da Teramo, ne compaiono altri di più limitata reputazione locale: in ispecie il misterioso Mikolaj Radomski, autore di un monumentale Magnificat in forma di mottetto isoritmico a tre voci, con sezioni che alternano alla piena polifonia un solenne ritornello accordale in falsobordone costruito sul tema gregoriano del primo modo. Autunno del Medioevo o alba del Rinascimento che la si voglia etichettare (la periodizzazione storica non è mai stata una scienza esatta), questa remota provincia musicale val bene una gita.