DREAM ISLAND
Anguilla Nei Caraibi, la regina delle Piccole Antille.
SSANDY ISLAND, l’isola “minore” di Anguilla. Qui le dosi del rhum punch che serve Billy sono davvero inusuali. I due terzi di frullato di frutta fresca con cui si prepara il cocktail sono inesorabilmente sostituiti da rhum “agricolo” fatto in casa.Basta un paio di bicchieri allegramente colorati con scorza di arancia e rondelle di ananas ed ecco che tutto comincia a girare vorticosamente e magicamente ci si ritrova languidamente addormentati sulla candida sabbia della baia di Sandy Ground lambita da acque di zaffiro…
SANDY ISLAND SI TROVA a meno di 5 minuti di barca da Anguilla, e ovviamente non ci si va solo per il rhum punch di Billy né per le enormi aragoste ma, soprattutto, per le spiagge Antillian style. Che nell’isola madre, Anguilla cioè, sono ben 33 dalla sabbia bianchissima ma pure dalle tante gradazioni dorate. Shoal Bay non è solo una delle spiagge più celebrate al mondo per la sua bellezza sconvolgente, ma è anche un punto di riferimento per chi vuole rilassarsi nelle atmosfere orientali della Spa dello Zemi Beach House, un pezzo di Indonesia trapiantato ai Caraibi con le sue case in legno originarie dell’arcipelago asiatico qui rimontate pezzo per pezzo. Poi c’è Mundays Bay: sabbia “borotalco” lambita da acque turchesi. Su questa spiaggia sorge uno degli hotel più conosciuti e originali delle West Indies: il Belmond Cap Juluca (acquisito a fine maggio 2017 dalla catena Belmond Ltd), in stile moresco. Imperdibile la cena a lume di candela nel pluripremiato Pimm’s Restaurant, famoso sia per il pesce freschissimo che per la sua cantina, con oltre 3.250 (!) etichette di vini provenienti da tutto il mondo. Splendido anche il candido arenile di Rendezvous Bay che ha in vista la vicina isola di St. Marteen. Su questa spiaggia baciata da acque immacolate si trova il complesso del CuisinArt Golf Resort & Spa, molto apprezzato per il suo campo a 18 buche progettato da Greg Norman, uno dei grandi del green, e per l’originale orto idroponico in cui si coltivano ortaggi, erbe aromatiche e fiori commestibili per i ristoranti del complesso. A un’estremità della stessa spiaggia c’è il ristorante-ritrovo-live music più famoso dell’isola, il Bankie Banx’s Dune Preserve Beach Bar. È il regno di Bankie Banx il cantante simbolo anguillano, il suo sound è un misto tra Bob Marley e Bob Dylan: andarci la sera significa immergersi completamente nello stile di vita caraibica, tra musica, balli e una confusione indescrivibile, specialmente se si ha la sorte di partecipare all’annuale Moonsplash Music Festival che dal 1991 richiama gli appassionati di musica afro e reggae da tutto il mondo.
In verità lo spot più cool è però Meads Bay. Non tanto il lungo arenile su cui approdano, davanti a una folla di vocianti tifosi (la vela è lo sport per eccellenza di Anguilla), gli originali, coloratissimi sloop West Indian della regata di August Monday (il primo lunedì di agosto) durante l’Anguilla Summer Festival. A incantare è piuttosto la parte terminale incastonata tra le rocce: mare e sabbia sanno di vero Tropico e le quinte petrose creano un teatro naturale dal fascino senza tempo che ruba il cuore a chi vi approda, che ne sfrena l’immaginazione. Il luogo ideale per estraniarsi dal mondo in totale beatitudine. È tempo di partire, signori e signore…