RIMANERE COME STREGATI DALLE FRAGRANZE
Rdelle spezie. Perdersi negli intrighi sussurranti delle foreste tropicali. Stupirsi tra i pesci guizzanti nel canale che la divide dalla Tanzania di terraferma. L’isola di Pemba è tutto questo e molto di più. Pochi turisti, resti archeologici, trekking alla scoperta delle specie endemiche e tour tra le fabbriche di oli essenziali. Una meta per veri viaggiatori. E con un’ospitalità da sogno.
fuori dall’aeroporto per capire perché, insieme a Mafia, Pemba sia considerata l’isola delle spezie. Il loro profumo intenso assale i turisti come una ventata inebriante, che stordisce: ai bordi delle strade, ritmate da un continuo saliscendi, tra palme, curve e banani, ogni spazio libero è rubato dai chiodi di garofano lasciati seccare al sole. Dall’aereo, invece, ciò che colpisce è la differenza di struttura geografica con la vicina Zanzibar: questa più turistica e antropizzata, Pemba invece più verde e movimentata con una buona rimanenza di foresta primaria equamente divisa tra foresta pluviale e di mangrovie (con il loro ecosistema che si espande fin nell’oceano). Giunti nel resort non resta che perdersi nelle acque cristalline, abbandonarsi nelle piscine artificiali o naturali che punteggiano costa e spiaggia bianca spesso prive di turisti. Tra le escursioni da non perdere la piccola isola di Misali; è all’interno del Parco Marino del Canale di Pemba, la sua biodiversità è esuberante perché unisce quella della barriera corallina a quella dei pesci pelagici. L’elenco delle creature che vi vivono o vi transitano è
lungo: marlin, pesci vela, squali martello, delfini e financo balene. Dunque immersioni per tutti gusti, per gli amanti dello snorkeling come per gli appassionati di fotografia macro sottomarina. Non ultima, la possibilità di vedere le tartarughe che si recano proprio sulla vicinissima Misali in cerca di un luogo tranquillo ove deporre e covare le uova. Spesso sono gli stessi resort a organizzare gite in barca tra le isole della riserva, alcune delle quali paiono davvero inesplorate. L’escursione a Wesha si può fare al contrario “in solitaria”. Anche l’interno, sebbene meno scintillante, offre interessanti escursioni; nella riserva della foresta Ngezi, a 5 km a ovest di Konde, si possono effettuare diverse escursioni (da 1 a 4 ore a seconda dei desiderata) durante le quali si possono ammirare specie animali e vegetali endemiche dell’isola. La foresta primaria è impressionante per la maestosità degli alberi, la densità del verde che a tratti sembra addirittura inesplorabile; fra gli animali non mancano degli esemplari unici come la volpe volante di Pemba (Pteropus voeltzkowi), un pipistrello fino a pochi anni fa sull’orlo dell’estinzione.