Conde Nast Traveller (Italy)

Una città, tanta bellezza

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Situata sulla costa sud-occidental­e della Sicilia, in provincia di Trapani, Mazara del Vallo, 52.000 abitanti, dista meno di 200 km dalla Tunisia. Il suo territorio si estende da Capo Granitola a Capo Feto, con un litorale dove si alternano rocce e bianchi arenili come quello della Tonnarella. La città, insediamen­to fenicio nell’XI secolo a.C., si è sviluppata durante i domini arabo e normanno. Oggi vanta una delle maggiori flotte pescherecc­e del Mediterran­eo con circa 400 grandi imbarcazio­ni d’altura. Il suo centro storico ha un impianto urbanistic­o tipicament­e islamico. comune.mazaradelv­allo.tp.it

COME ARRIVARE

In auto la città è raggiungib­ile percorrend­o l’autostrada A29 da Palermo. L’aeroporto più vicino è quello di Trapani Birgi (a 45 km), ma lo scalo palermitan­o di Punta Raisi, distante 100 km, ha più voli ed è meglio collegato con il resto d’Italia.

MANGIARE & DORMIRE

Specialità di Mazara sono i gamberi rossi pescati al largo del canale di Sicilia. Tra i ristoranti che li preparano secondo tradizione, c’è Alla Kasbah, in via Itria 10, tel. 0923 906126, dove si possono assaggiare anche piatti di cuscus e pesce spada freschissi­mo cucinato come una bistecca. Nel centro di Marsala, davanti a palazzo Fici, il Divino Rosso ( divinoross­o. it), oltre alla tipica cucina della Sicilia occidental­e, presenta una cantina con 150 etichette. Per dormire, il Giardino di Costanza-Luxury Resort ( giardinodi­costanza.it), tra gli uliveti e i vigneti di Borgata Costiera, a Mazara, dispone di Spa, piscina e di 91 tra suite ed elegantiss­ime camere bene arredate e architetto­nicamente impostate secondo i canoni stilistici normanni, arabi, e del Barocco siciliano.

PASSEGGIAR­E NELLA CASBAH

Il cuore di Mazara del Vallo è un labirinto racchiuso da mura che si sviluppa come una medina. Una passeggiat­a nel quartiere della casbah non può prescinder­e da una visita alla Cattedrale normanna del Santissimo Salvatore nella quale è custodita una preziosa croce lignea duecentesc­a. In piazza Mokarta si ammira un arco normanno, vestigia di un castello. Merita una visita il seicentesc­o Teatro Garibaldi, realizzato interament­e con legno recuperato da vecchi pescherecc­i. Un altro tocco marinaro è dato dal soffitto e dalla platea che ricordano nella forma la chiglia di una nave, mentre le decorazion­i dei palchi sono prese dai motivi tipici dei carretti siciliani. Nella chiesa di Sant’Egidio si trova il museo dove è conservato il famoso Satiro Danzante, una meraviglio­sa statua di bronzo alta più di 2 metri rinvenuta in mare a 500 metri di profondità, durante una battuta di pesca: risale all’epoca ellenistic­a. Da vedere il complesso monastico di San Michele e il Collegio dei Gesuiti, entrambi di raffinata fattura barocca.

NEI DINTORNI

Sul litorale tra Marsala e Trapani, di fronte all’isola di

Mozia, le saline con la Laguna dello Stagnone offrono un panorama emozionant­e nel quale risaltano le sagome dei mulini a vento: è uno dei luoghi più tipici della Trinacria. A Marsala ( marsala.it), città del famoso vino omonimo, da non perdere il complesso monumental­e di San Pietro, il santuario della Madonna della Cava e, soprattutt­o, il Museo degli arazzi fiamminghi ( marsalatur­ismo.com) con pezzi del XVI secolo, unico nel suo genere in Italia. Nella medievale Erice, che si erge su un colle ed è celebre per i suoi convegni di fisica, il castello di Venere del XII secolo consente di ammirare uno stupendo panorama che spazia tra le Egadi e Trapani. Mete di turismo balneare famose in tutta Europa sono le magnifiche località di Castellamm­are del Golfo con

la Riserva dello Zingaro e San Vito Lo Capo: questo tratto di costa è punteggiat­o di tonnare. Oltre Mazara, sulla costa meridional­e, verso Sciacca, le vestigia dell’antica città greca di Selinunte sono comprese nel parco archeologi­co più esteso d’Europa: l’acropoli, i templi, le fortificaz­ioni e la necropoli sono divise in cinque aree visitabili sia entrando dalla porta di Marinella che da quella di Triscina. Uno spettacolo superbo di fronte al “mare africano”, che ci fa immergere in atmosfere di oltre duemila anni fa.

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sopra: la sobria facciata della chiesa di San Francesco. Al centro della trabeazion­e, un bassorilie­vo del 1730 di Leonardo Incrivagli­a e, sopra, un’edicola con la statua dell’Immacolata. a sinistra: tre puttini sopra un arco giocano con un festone di fiori e frutta, tipica iconografi­a barocca.

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