MONTI SIBILLINI
Altopiano technicolor
Avvolti nel mito, intrisi di poesia, i SIBILLINI sprigionano una forza misteriosa: il fascino irresistibile della natura, la bellezza primordiale, la silenziosa potenza, il senso della sfida. A cavallo tra Marche e Umbria questi monti sono una meta per forti emozioni: natura, trekking, fotografia. E se le emozioni fossero colori avrebbero proprio le sfumature dei Monti Sibillini: l’azzurro di leopardiana memoria (fu il poeta a definirli Monti azzurri), il giallo, il rosa e il rosso della fioritura sui Piani di Castelluccio e poi il marrone fulvo e il verde rinsecchito dei boschi di roverella in pieno autunno, forse la stagione più bella; che tinge anche il foliage del carpino nero e degli alti fusti della Faggeta di San Leonardo. Ecco un altro luogo dell’anima: la faggeta. Ci apre la strada per l’Eremo di San Leonardo e per la parte più selvaggia delle Gole dell’Infernaccio, un ambiente estremo scavato nei secoli dal fiume Tenna, tra i monti Priora e Sibilla, la vetta del mito. Dove, secondo la leggenda, in una grotta a 2.150 metri (non accessibile), viveva una profetessa, la Sibilla Appenninica, che volendo diventare Madre di Cristo fu condannata da Dio a vivere nelle profondità della terra: una drammatica leggenda evocata da Wagner nel Tannhäuser. Il MONTE VETTORE, il più alto del gruppo, ci riporta invece alla natura con i suoi 2.476 metri d’altezza: un massiccio su tre versanti, due dei quali in territorio marchigiano. Sotto questo, il piccolo Lago di Pilato – a 1.941 metri –, dove “abita” un crostaceo endemico, il Chirocefalo del Marchesoni. Piccolo, 9-12 mm, di scorza rossastra, nuota all’indietro e a “pancia in sù”. E poi ci sono i borghi, quelli in buona parte risparmiati dal terremoto del 2016, dove il turismo torna a fiorire: Amandola, Sarnano, Fiastra, Pievebovigliana. Benvenuti o bentornati sui Sibillini, pensieri immensi, arcani mondi.
SIBILLINI MOUNTAINS Wrapped in myth, the Sibillini Mountains have always had an irresistible primordial beauty. Between Marche and Umbria, this is a destination for nature, trekking and photography lovers. And if emotions were colours, they would have the nuances of these mountains: blue from Leopardian memory; yellow, pink and red from the flowering of the Castelluccio di Norcia plains; brown and green from the beech wood of San Leonardo. Here we find an ancient hermitage and the wild Infernaccio Gorges, excavated by the river Tenna between Mount Priora and Mount Sibilla. According to legend, a cave at 2,150 metres (not accessible) was the home of a mysterious prophetess, the Apennine Sibyl: she wanted to become Mother of Christ and was condemned by God to live in the depths of the earth. MOUNT VETTORE, the highest peak of the group (2,476 m), is an imposing massif on three sides; two are in the Marche region. Below this, Lake Pilato (at 1,941 m) is “inhabited” by an endemic tiny and reddish crustacean, the Chirocephalus marchesonii. Let’s not forget about the villages, where tourism is flourishing again after the 2016 earthquake: Amandola, Sarnano, Fiastra, Pievebovigliana. Welcome to the Sibillini Mountains, immense thoughts, secret worlds…
in alto: le gialle campiture delle lenticchie, il rosso dei papaveri e le mille altre tinte: i MONTI SIBILLINI al confine tra Marche e Umbria danno spettacoloin ogni stagione, pure d’invernquando si tingono di bianco.
on top: fields of yellow lentils, red poppies and many other colours: the SIBILLINI MOUTAINS on the border between The Marches and Umbria are amazing all year round. even in winter, when they turn white.