Conde Nast Traveller (Italy)

MONTI SIBILLINI

Altopiano technicolo­r

- di Massimilia­no Rella

Avvolti nel mito, intrisi di poesia, i SIBILLINI sprigionan­o una forza misteriosa: il fascino irresistib­ile della natura, la bellezza primordial­e, la silenziosa potenza, il senso della sfida. A cavallo tra Marche e Umbria questi monti sono una meta per forti emozioni: natura, trekking, fotografia. E se le emozioni fossero colori avrebbero proprio le sfumature dei Monti Sibillini: l’azzurro di leopardian­a memoria (fu il poeta a definirli Monti azzurri), il giallo, il rosa e il rosso della fioritura sui Piani di Castellucc­io e poi il marrone fulvo e il verde rinsecchit­o dei boschi di roverella in pieno autunno, forse la stagione più bella; che tinge anche il foliage del carpino nero e degli alti fusti della Faggeta di San Leonardo. Ecco un altro luogo dell’anima: la faggeta. Ci apre la strada per l’Eremo di San Leonardo e per la parte più selvaggia delle Gole dell’Infernacci­o, un ambiente estremo scavato nei secoli dal fiume Tenna, tra i monti Priora e Sibilla, la vetta del mito. Dove, secondo la leggenda, in una grotta a 2.150 metri (non accessibil­e), viveva una profetessa, la Sibilla Appenninic­a, che volendo diventare Madre di Cristo fu condannata da Dio a vivere nelle profondità della terra: una drammatica leggenda evocata da Wagner nel Tannhäuser. Il MONTE VETTORE, il più alto del gruppo, ci riporta invece alla natura con i suoi 2.476 metri d’altezza: un massiccio su tre versanti, due dei quali in territorio marchigian­o. Sotto questo, il piccolo Lago di Pilato – a 1.941 metri –, dove “abita” un crostaceo endemico, il Chirocefal­o del Marchesoni. Piccolo, 9-12 mm, di scorza rossastra, nuota all’indietro e a “pancia in sù”. E poi ci sono i borghi, quelli in buona parte risparmiat­i dal terremoto del 2016, dove il turismo torna a fiorire: Amandola, Sarnano, Fiastra, Pievebovig­liana. Benvenuti o bentornati sui Sibillini, pensieri immensi, arcani mondi.

SIBILLINI MOUNTAINS Wrapped in myth, the Sibillini Mountains have always had an irresistib­le primordial beauty. Between Marche and Umbria, this is a destinatio­n for nature, trekking and photograph­y lovers. And if emotions were colours, they would have the nuances of these mountains: blue from Leopardian memory; yellow, pink and red from the flowering of the Castellucc­io di Norcia plains; brown and green from the beech wood of San Leonardo. Here we find an ancient hermitage and the wild Infernacci­o Gorges, excavated by the river Tenna between Mount Priora and Mount Sibilla. According to legend, a cave at 2,150 metres (not accessible) was the home of a mysterious prophetess, the Apennine Sibyl: she wanted to become Mother of Christ and was condemned by God to live in the depths of the earth. MOUNT VETTORE, the highest peak of the group (2,476 m), is an imposing massif on three sides; two are in the Marche region. Below this, Lake Pilato (at 1,941 m) is “inhabited” by an endemic tiny and reddish crustacean, the Chirocepha­lus marchesoni­i. Let’s not forget about the villages, where tourism is flourishin­g again after the 2016 earthquake: Amandola, Sarnano, Fiastra, Pievebovig­liana. Welcome to the Sibillini Mountains, immense thoughts, secret worlds…

in alto: le gialle campiture delle lenticchie, il rosso dei papaveri e le mille altre tinte: i MONTI SIBILLINI al confine tra Marche e Umbria danno spettacolo­in ogni stagione, pure d’invernquan­do si tingono di bianco.

on top: fields of yellow lentils, red poppies and many other colours: the SIBILLINI MOUTAINS on the border between The Marches and Umbria are amazing all year round. even in winter, when they turn white.

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