CHEF Cristiano Tomei
Cibo senza confini, slegato dalla sola territorialità, in una cucina che fa dialogare i prodotti locali con alcune equilibrate comparse esotiche
Come ha capito che sarebbe diventato un cuoco? Penso proprio che fosse scritto nel mio destino fin da subito. L’essere nato in una famiglia amante dell’enogastronomia ha fatto il resto nel mio percorso di crescita ed educazione. Ho iniziato con degli esperimenti per i miei fratelli, poi gavetta, studio e tanta passione.
Estro, passione e tecnica, ma come nasce un suo piatto? Avviene in modo completamente casuale quando sono libero di pensare e immaginare senza vincoli, spesso di notte. Poi c’è il passaggio dall’idea alla creazione pratica durante il quale mi faccio affiancare dai miei ragazzi, per me colonne dell’attività. La conferma finale, però, arriva dai giudizi dei clienti più affezionati, con cui amo condividere le mie idee.
Come definirebbe la sua cucina?
Una cucina che si alimenta di istintività, un impulso che porta a fondere i sapori apparentemente moderni con quelli ancestrali. È una cucina stagionale e territoriale, con ingredienti esotici che rendono ancora più interessante il dialogo tra piatto e cliente.
In cosa ritiene diversa la cucina italiana rispetto alle altre? Sono un viaggiatore, ho girato il mondo per trovare quei punti di congiunzione fra la cucina italiana e le altre. Ho scoperto che il mondo è veramente piccolo, che le cucine si influenzano vicendevolmente e conservano radici profonde. Penso che sia importante provare cose nuove per poi tornare a casa.
A sinistra: Cristiano Tomei. “Il mondo è veramente piccolo, le cucine si influenzano a vicenda, conservando radici profonde”.
ristoranteimbuto@hotmail.it www.limbuto.it
Il ristorante L’Imbuto si trova all’interno del Lucca Center of Contemporary Art via della Fratta 36 (LU) Mob. 328 08 79 423
IL PIATTO DEL CUORE: Ravioli ripieni d’olio con seppie e polvere di cavolo nero
CHIUSURA SETTIMANALE: LUNEDÌ