CHEF Danilo Bei
I piatti di questo giovane chef racchiudono emozioni, istinto, tecnica creativa e passione
Secondo lei, cosa ha di diverso la cucina italiana rispetto alle altre?
La cucina italiana si distingue per la varietà e l’eccellenza delle materie prime uniche al mondo, ma soprattutto per il fattore umano, cioè l’estro, la sensibilità e la maestria di produzione e lavorazione dei suoi cuochi.
Perché consiglierebbe a un avventore di fermarsi nel suo ristorante?
Per assaporare un percorso enogastronomico all’interno di uno scenario dall’atmosfera accogliente e armoniosa. Penso che la presenza di oggetti d’arte e la serenità che trasmette l’ambiente nel suo complesso siano punti forti che ben completano la nostra proposta culinaria.
Che cosa l’ha spinta a fare il cuoco?
Vivo seguendo la passione e l’istinto, assecondandoli: sono stati loro a guidarmi su questa strada, a sostenermi e a permettermi di percorrerla.
Passione e istinto sono due sentimenti quasi incontrollabili, ma quanto contano la testa e il cuore nel suo lavoro? Quale impulso prevale?
Come ho detto, non potrei vivere senza seguire la mia passione, sono gli impulsi primordiali e l’istinto a muovere di volta in volta la mia creatività. Sempre indirizzati però dalla mente, dal raziocinio: ritengo che questo sia il giusto equilibrio da ricercare continuamente.
A sinistra: Danilo Bei. “Passione, istinto, cuore e testa sono il fil rouge della mia cucina”.
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63023 Casabianca di Fermo (FM) Tel. 0734 64 03 65
IL PIATTO DEL CUORE: Razza in brodo di sogliola con passatelli grattugiati
CHIUSURA SETTIMANALE: LUNEDÌ