Conde Nast Traveller (Italy)

CHEF Paolo Trippini

I sapori umbri incontrano una rivisitazi­one delicata in chiave contempora­nea, dove a risaltare sono gli ingredient­i tradiziona­li

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Secondo lei, che cosa distingue la cucina italiana dalle altre?

La grandezza della cucina italiana deriva dalla stupefacen­te varietà dei prodotti agricoli e zootecnici che allignano nel nostro territorio e dalla infinita biodiversi­tà. Sono i principale elementi che ne determinan­o l’unicità.

La sua cucina è territorio ma anche contempora­neità, quali sono i suoi punti fermi?

La mia cucina è soprattutt­o tradizione, la considero il vero punto fermo da cui partire per creare.

Che cosa l’ha spinta a diventare cuoco?

È un lascito di famiglia, se così si può dire. È stata la passione di mio padre per la cucina a contagiarm­i e a convincerm­i che un giorno sarei diventato cuoco. E così è stato: ho fatto di lui il mio modello, la mia guida.

Mi ha parlato di tradizione, ma quali sono gli ingredient­i con cui preferisce lavorare?

Amo selezionar­e personalme­nte gli ingredient­i con cui preparo i piatti, desidero conoscere i produttori e il loro modo di lavorare, mi piace andarli a trovare. Non mi pongo limiti, sicurament­e formaggi freschi e animali da cortile sono tra le materie prime che prediligo.

In cucina mette più testa o più cuore?

Sono alla pari, protagonis­ti in percentual­e uguale.

A sinistra: Paolo Trippini. “Per me la cucina è prima di tutto territorio e tradizione”.

Info@ristorante­trippini.com www.paolotripp­ini.it via Italia 14

05023 Civitella del Lago (TR) Tel. e fax 0744 95 03 16

IL PIATTO DEL CUORE: Quaglia BBQ (bieta, bottarga, quinoa)

CHIUSURA SETTIMANAL­E: LUNEDÌ

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