CHEF Nicola Fossaceca
I sapori nel piatto rimangono ben distinti e riconoscibili grazie a un tocco leggero e personale
Secondo lei, in cosa si differenzia la cucina italiana dalle altre?
La cucina italiana si diversifica da tutte le altre: è unica per l’incredibile biodiversità dei territori che compongono il nostro Paese. Questa stratificazione geografica e socioculturale è proprio il fattore che ci permette di trovare numerose e variegate eccellenze diversissime tra loro. È un patrimonio unico che fa della nostra una cucina di sapore, tradizione, storia e artigianalità.
La sua cucina è più dettata dalla testa o dal cuore?
Da entrambi, senza differenze, nella stessa misura. Un piatto nasce dalle emozioni che il mio cuore suscita: emozioni che si esprimono liberamente ma dialogano con la testa che infonde razionalità e consapevolezza alle mie azioni.
La sua è una cucina molto personale, quali considera i punti fermi che la caratterizzano?
Direi la sensibilità, il rispetto degli ingredienti e, di conseguenza, quello per il piatto, il cliente e le persone che lavorano con me. Senza queste basi non si può creare e crescere. E non si può lavorare insieme, in armonia.
A quali grandi interpreti della cucina si è ispirato?
A Mauro Uliassi per i sapori forti e decisi. A Moreno Cedroni per la creatività e la voglia di stupire. A Niko Romito per aver fatto conoscere l’Abruzzo nel mondo.
a sinistra: Nicola Fossaceca. “Un piatto per me nasce dal cuore, ma la testa mi permette di ragionare sulle mie azioni”.
IL PIATTO DEL CUORE: Ventresca di tonno al ginepro CHIUSURA SETTIMANALE: LUNEDÌ tutto il giorno e MARTEDÌ a pranzo. In luglio e agosto LUNEDÌ sera aperto