CHEF Gennaro Esposito
Qui la cucina diventa classe e riflesso delle esperienze e della tecnica di uno chef legato alle radici ma desideroso di sperimentare
La sua è una cucina più di testa o di cuore?
È una cucina che racchiude entrambi, che si alimenta di razionalità e di ragionamento, facendosi nel contempo guidare dalle emozioni. Perché il gusto è anche e soprattutto emozione.
Quali identifica come i punti fermi del suo creare e far cucina?
Il mio modo di fare cucina rispecchia ciò che sono: è una espressione personale e rispettosa della tradizione e del territorio. Una cucina autentica, che accoglie e si nutre del mio vissuto.
Cos’è per lei l’atto del cucinare?
È libertà, rispetto, confronto, gioco di squadra con la mia brigata, raccolta di suggerimenti, sperimentazione e radici. Quali sono gli ingredienti con cui riesce meglio a esprimersi?
Amo il mio territorio e mi impegno per valorizzarne gli ingredienti, che scelgo con molta cura. Questo per me significa esprimere e raccontare la tradizione attraverso una mia personale visione. Tutto è movimento, i sapori di una volta, quelli diventati simboli della cucina, non devono essere narrati in modo rigido e mnemonico, meritano gesti sapienti e interpretazione. Il segreto per farsi ricordare risiede nella personalità di ciò che si propone.
a sinistra: Gennaro Esposito. “La tradizione merita di essere raccontata con gesti sapienti, non è uno schema da ripetere”.
IL PIATTO DEL CUORE: Cremoso all’olio extravergine di oliva, nocciole e sorbetto di arancia e finocchietto CHIUSURA SETTIMANALE: DOMENICA sera, LUNEDÌ, MARTEDÌ a pranzo