CHEF Giulio Coppola
Mani sapienti che trasformano la materia prima con tocchi personali, conservandone le caratteristiche originarie
Quali sono le caratteristiche che meglio identificano la sua cucina?
La mia cucina è territorio, vive di un legame stretto e indissolubile con le sue radici più profonde e con le materie prime che lo rappresentano e identificano. Parto da qui, da queste basi, per dare vita ai miei piatti.
Cosa l’ha spinta a diventare cuoco?
Prima di tutto la curiosità di vedere cosa poter creare assemblando e lavorando determinati ingredienti, come dare corpo a un piatto, a qualcosa con una specifica identità. Poi la grande passione che da sempre nutro nei confronti del cibo e la piacevolezza di preparare pietanze che mi riportassero alla mente i ricordi di infanzia, quei sapori e quelle immagini indelebili che ancora oggi mi nutrono e mi accompagnano.
Quali ingredienti le permettono di esprimersi al meglio? Ho la fortuna di vivere in un territorio che coniuga i prodotti della terra con quelli del mare, quindi mi diverto un mondo a ideare piatti che abbinino il pescato locale con ortaggi di stagione e legumi.
Se dovesse scegliere un piatto che più la rappresenta e caratterizza, quale sarebbe?
Tra i tanti sceglierei un piatto che fa incontrare due ricette tipicamente campane: Pasta, patate e totani.
a sinistra: Giulio Coppola. “Il piatto è lo spartito di un cuoco, la tela su cui creare con gli ingredienti”.
IL PIATTO DEL CUORE: “Spaghetti con manzo e limone”: spaghetti con muso di manzo, limone, pesto di olive, lupini e germogli di rucola CHIUSURA SETTIMANALE: DOMENICA sera e LUNEDÌ