CHEF Leonardo Vescera
Parola d’ordine: valorizzare la materia prima con una cucina creativa che guarda all’innovazione
In cosa si differenzia la cucina italiana da quelle degli altri Paesi? La vera particolarità della cucina italiana è la differenziazione territoriale, la biodiversità: ogni regione sembra una nazione a sé per varietà di prodotti, dialetti e conformazione geografica. E ogni cucina tradizionale ha le sue eccellenze, i suoi sapori e le sue ricette.
Cosa caratterizza la sua cucina? Per me cucina vuol dire disciplina per poter raggiungere il massimo risultato, ma soprattutto significa rispetto per le materie prime e per i colleghi con cui lavoro.
Mi parla di rispetto e lavorazione attenta delle materie prime, quali sono esattamente gli ingredienti con cui preferisce lavorare? Sono sul mare, quindi il pesce rappresenta l’ingrediente principale dei miei piatti. Anche le verdure costituiscono per me un’ottima fonte di ispirazione. Detto questo non amo pormi dei limiti, tutte le materie prime hanno diritto d’accesso nella mia cucina.
Perché è diventato cuoco? I motivi sono diversi. Mi ha sempre affascinato la chimica racchiusa nella cucina, un gioco di ingredienti, dosi e tecniche. Inoltre la professione di cuoco consente di fare tante esperienze e bellissimi viaggi.
Secondo lei esiste un collegamento tra arte e cucina?
Il piatto è la tela su cui il cuoco crea. Il collegamento e le similitudini esistono, cambia solo il contesto.
a sinistra: Leonardo Vescera. “Scelgo la materia prima parlando molto con i produttori”.
IL PIATTO DEL CUORE: “Corazza dura, cuore tenero”: spaghettone Pastificio dei Campi in brodetto di granchio, con salsa di acqua di sale CHIUSURA SETTIMANALE: Sempre aperto dal 1° aprile al 30 settembre, poi da VENERDÌ a DOMENICA