CHEF Pietro D’Agostino
L’equilibrio sottile si gioca tra terra e mare, un incontro delicato e calibrato da una tecnica attenta
Che cosa caratterizza la sua cucina?
I miei principi guida sono creatività e innovazione, memoria e territorio, uniti e interpretati secondo tecniche e lavorazioni che rispettano materie prime e stagionalità.
Cosa vuol dire per lei fare cucina a La Capinera?
Vuol dire rielaborare piatti tradizionali secondo un personale estro creativo, ma anche utilizzare ingredienti tipici, pesce azzurro e ortaggi locali.
Cosa l’ha portata a intraprendere la carriera da cuoco?
I ricordi d’infanzia hanno giocato un ruolo fondamentale, ho osservato fin da piccolo mia madre e mia nonna alle prese con i piatti della tradizione siciliana. Sono profumi e sapori che rimangono scolpiti nella mente: mi hanno fatto capire quale sarebbe stata la mia strada.
Cosa caratterizza la cucina italiana rispetto alle altre?
La cucina italiana, oltre a vantare una lunga storia di gusto e convivialità, è assolutamente poliedrica. La ricchezza che contraddistingue la nostra antica tradizione gastronomica è frutto, innanzitutto, di un percorso storico ben preciso: la tumultuosa storia del nostro Paese, le continue invasioni, la frammentazione in tanti piccoli Stati, sono tutti fattori che hanno contribuito a generare una grande varietà culturale e quindi gastronomica. La cucina italiana è ricca, duttile, estremamente appagante e sana, un mix incredibile di ingredienti, ricettari e tradizioni alimentari.
a sinistra: Pietro D’Agostino. “Creatività e innovazione, memoria e territorio, questa è la mia cucina”.
IL PIATTO DEL CUORE: “Storia di un dentice a pesca” CHIUSURA SETTIMANALE: LUNEDÌ