CHEF Luigi Pomata
Un ristorante che parla il linguaggio della cucina sarda, vista con un occhio gourmet: semplicità, cura e ottime materie prime
Secondo lei, in cosa si differenzia dalle altre la cucina italiana? L’Italia è una commistione di tanti popoli, giunti sul nostro territorio nel corso della storia, una incredibile somma di persone, culture, saperi, sapori. La cucina italiana, da nord a sud fino alle isole, unisce una molteplicità di tradizioni e usanze, ed è da questa mescolanza che nasce il nostro vero punto di forza.
Quali sono i pilastri della sua cucina?
Un piatto per me deve avere un gusto pulito, trasmettere il desiderio di mangiarlo ogni giorno. Molto importanti sono anche la semplicità del risultato e una grande cura e dedizione nel trattamento degli ingredienti e nella loro preparazione.
Se lavorare gli ingredienti è una forma di amore, quali sono quelli con cui preferisce creare?
La mia terra è fonte di grande ispirazione, non a caso vengo considerato lo chef del tonno rosso che è diventato quasi un mio marchio di fabbrica. La verità è che parto dalla materia prima della tradizione per lasciare libera la mia curiosità. E mi piace conoscere personalmente i piccoli produttori.
Come è diventato cuoco?
La mia è una famiglia di cuochi, io rappresento la terza generazione. Come si dice, la cucina era nel mio sangue e nel mio destino. La disciplina e le prime basi sono un lascito di mio padre, primo vero maestro.
a sinistra: Luigi Pomata. “Mi chiamano lo chef del tonno rosso e in parte è vero, perché è la tradizione della mia terra”.
IL PIATTO DEL CUORE: Tartare di tonno rosso su spuma di mozzarella di bufala, capperi disidratati e uova di pesce CHIUSURA SETTIMANALE: DOMENICA, 25-26 dicembre, 1° gennaio, Pasqua e Lunedì dell’Angelo