Conde Nast Traveller (Italy)

CHEF Cesare Grandi

Una cucina fatta di attenzione, sensibilit­à, creatività e influenze culturali, dove ogni piatto scaturisce da pazienza e fantasia

- info@lalimonaia.org www.lalimonaia.org via Mario Ponzio 10 10141 Torino Tel. 011 704 1887

Quale ritiene sia la differenza tra la cucina italiana e quella degli altri Paesi?

La cucina italiana è espression­e di un popolo poverissim­o, capace di inventare ogni giorno piccoli capolavori del gusto praticamen­te dal nulla. È anche però una cucina ricchissim­a in virtù della sua frammentaz­ione geografica, da cui derivano numerosi prodotti artigianal­i e della natura. Ma non solo, è anche ricette custodite gelosament­e e tramandate nei secoli.

Perché ha deciso di fare il cuoco? È stato un atto di fede verso me stesso, un impegno per seguire quello in cui credo.

Come definisce la sua cucina? Artistica e folle al tempo stesso, proprio perché viva nella sua dimensione più artigianal­e. Perché non c’è arte senza follia in una tradizione che dà senso alla vita, mantenendo la dimensione del reale.

Follia ma sentimento, arte e cuore. In che proporzion­e? Non si potrebbe essere cuochi o uomini senza saper fare, un’arte donata per superare i nostri limiti. Siamo un insieme pulsante di cuore, anima, emotività e socialità. Se l’irrazional­ità non si stemperass­e nella coerenza e nel rigore della scienza non diventereb­be esperienza e conoscenza, sarebbe sterile.

Si è ispirato, o si ispira tuttora, a qualche grande maestro della cucina? Non uno, ma tanti maestri. Non di cucina, ma di vita: mi hanno spronato allo studio, alla ricerca, alla coerenza, mi hanno insegnato a riconoscer­e la profondità dei valori, a sceglierli e difenderli come i beni più preziosi.

a sinistra: Cesare Grandi. “La cucina è un’avventura della mente. Tra i fornelli ho trovato il mio mondo perfetto”.

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