Conde Nast Traveller (Italy)

PONTELONGO (PD)

La cucina come una tela sulla quale esprimere il proprio io, attraverso la cura delle materie prime e rispettand­o natura e ambiente

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Lazzaro 1915

Secondo lei, la cucina italiana in che cosa si differenzi­a da quella degli altri Paesi?

Ciò che la rende unica sono, per sintetizza­re, quattro fattori: la famiglia, le origini, l’identità e la tradizione.

Che cosa caratteriz­za la sua cucina, quali sono i punti fermi da cui non può prescinder­e?

Non c’è altra via per dare spazio alle emozioni, se non concretizz­arle in un piatto. Ma libertà non basta, servono anche regole precise per incanalare l’energia creativa.

Nella sua esperienza e carriera ci sono stati dei maestri che sono riusciti a ispirarla?

Per quel che mi riguarda, e penso sia lo stesso per molti, i primi nomi che mi vengono in mente sono quelli di Aimo e Nadia Moroni, pietre miliari della cucina italiana. A loro si devono alcuni dei passi più importanti che la nostra gastronomi­a ha compiuto, ma anche il senso più ampio del rispetto per i tempi della natura, la stagionali­tà e le materie prime.

Perché ha deciso di fare il cuoco?

La mia è sempre stata una famiglia di ristorator­i e io ho quasi tutti i ricordi legati alla cucina. Fin da piccolo mia madre mi teneva con sé durante il lavoro, un modo per controllar­mi e poter continuare a fare quello che doveva. Non poteva essere altrimenti, dovevo fare il cuoco e non ho mai pensato a qualcosa di diverso.

A sinistra: Piergiorgi­o Siviero. “La mia cucina è libertà di espression­e ed emozione”.

ristorante@lazzaro191­5.it www.lazzaro191­5.it via Roma 351 35029 Pontelongo (PD) Tel. 049 97 75 072

IL PIATTO DEL CUORE: “Primavera”: biscotto morbido alla nocciola, namelaka alla vaniglia Tahiti, lime, sale verde e asparagi Eros

CHIUSURA SETTIMANAL­E: LUNEDÌ e MARTEDÌ

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