SARDEGNA

E la nave va... in Barbagia

FFORESTE DI LECCI, sughere e tamerici e un deserto di pietra dove si insinuano grotte e anfratti carichi di mistero. Pascoli impervi punteggiati di ovili, nuraghi e “piannedde”, le capanne dei pastori del Supramonte. E poi le greggi e i millenari riti della transumanza lungo la macchia mediterranea segnata da una fitta griglia di bianchi tratturi. Villaggi nascosti e gente silenziosa ma ospitale e dal cuore d’oro, come i gioielli in filigrana forgiati da provetti artigiani. Nella stagione in cui la natura muta colori e profumi, la Barbagia seduce di più. È cuore della Sardegna, si estende tra il Gennargentu e il golfo di Orosei. Come visitarla? Arrivando dal mare, per esempio, con una nave della Grimaldi Lines ( in alto, grimaldi-lines.com). E fino al 15 dicembre ci si può andare (con uno sconto del 20% sui collegamenti LivornoOlbia, Civitavecchia-Olbia e viceversa) per conoscere 32 paesi dell’entroterra che raccontano ai visitatori la loro storia attraverso il folklore, i prodotti locali, la saporita cucina. L’occasione è “Autunno in Barbagia”, manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Nuoro. Ogni weekend, un tour: da Lollove a Orgosolo, da Desulo a Mamoiada, da Aritzo a Ottana, con le statue giganti di merdules ( a sinistra) e boe.