Conde Nast Traveller (Italy)

Cile Patagonia

Una crociera fino alla fine del mondo. Nella Terra del Fuoco, fiordi, pinguini di Magellano e ghiacciai spettacola­ri

- FOTO DI Vittorio Sciosia - TESTO DI Michele Weiss

VVENTO E SPAZI

SCONFINATI regnano sovrani a Ushuaia, il capoluogo della Terra del Fuoco argentina. Con circa 60mila abitanti, la città “più a sud del mondo” è un importante centro industrial­e, marittimo e turistico. Da qui salpano le crociere dirette non solo verso i meraviglio­si ghiacciai dell’arcipelago fueghino, ma anche le spedizioni per l’Antartide. Ushuaia è il punto di partenza per esplorare il suggestivo Parco Nazionale Terra del Fuoco, mentre a pochi chilometri ci sono le impegnativ­e piste da sci di Cerro Castor.

NELLA BAIA DI USHUAIA, “LA CITTÀ PIÙ A SUD DEL MONDO” sferzata da un vento tagliente tutto l’anno, il colpo d’occhio è uguale a quello che apparve al Beagle nel 1832, il brigantino britannico in missione esplorativ­a del canale che oggi porta il suo nome: una frastaglia­ta e ininterrot­ta succession­e di creste che, a ovest, termina nella Cordillera Darwin, punta meridional­e delle Ande. A bordo della nave c’era un giovane e ambizioso naturalist­a inglese, Charles Darwin, deciso a carpire i segreti della “selvaggia magnificen­za del luogo, con grandiosi ghiacciai che arrivano al mare: difficile immaginare qualcosa di più bello”. Tra fossili antichissi­mi, rarità botaniche e aurorali contatti con i nativi, Darwin raccolse molti materiali per la sua rivoluzion­aria teoria sull’origine delle specie. Ma questi luoghi, tuttora tra i meno contaminat­i della terra, traboccano anche di avventure leggendari­e. Da Ushuaia, situata nell’estremo lembo argentino della Terra del Fuoco, la punta estrema della Patagonia (condivisa col Cile), con una notte di navigazion­e si arriva al famigerato Capo Horn. Fino all’apertura del Canale di Panama (1920), questa rotta – scoperta da audaci navigatori olandesi nel 1616 – fu utilizzata per doppiare l’America del Sud in alternativ­a al passaggio nello Stretto di Magellano, situato poco più a nord ma, all’epoca, controllat­o dal Portogallo. Oltre 10.000 marinai perirono tra queste acque, le più perigliose del pianeta, nei naufragi causati dalle eccezional­i tempeste scatenate dall’incontro-scontro tra l’Atlantico e il Pacifico. Rientrando nel più placido Canale di Beagle, nell’Isola Grande della Terra del Fuoco (cosiddetta perché gli indigeni accendevan­o enormi falò a ridosso del mare) il clou sono proprio i fiordi della Cordiglier­a, con i mirabolant­i ghiacciai ammirati oltre che da Darwin anche da don Alberto De Agostini, sacerdote, geografo e scalatore, nelle sue esplorazio­ni del primo Novecento. Impossibil­e descrivere la meraviglia dei contrasti tra le infinite sfumature azzurrine del ghiaccio che, frantumand­osi, piomba nelle acque marine, e quelle del verde cangiante della flora sub-australe, ricca di varietà e specie uniche: in controtend­enza con quelli delle Alpi, le masse frastaglia­te dei ghiacciai Garibaldi e Pia sono in espansione. Tutt’intorno regna un silenzio solenne, rotto solo dalle grida degli uccelli marini, dal soffio di qualche balena solitaria e dai buffi versi dei leoni marini o dei pinguini magellanic­i, veri custodi di questo arcipelago ammantato di primordial­e bellezza.

“SCENARI SOLENNI CON GHIACCIAI GRANDIOSI CHE ARRIVANO AL MARE… DIFFICILE IMMAGINARE QUALCOSA DI PIÙ BELLO„ Charles Darwin (1809-1882), naturalist­a

“LA TERRA DEL FUOCO VANTA PAESAGGI E PANORAMI TALMENTE GRANDIOSI DA POTER COMPETERE CON LE ALPI„ Alberto Maria De Agostini (1883-1960, sacerdote ed esplorator­e

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 ??  ?? Gli impression­anti contrasti cromatici del ghiacciaio Pia, così battezzato dal celebre geografo salesiano Alberto De Agostini, nel primo ’900. Si trova sulla cosiddetta Via dei Ghiacciai lungo il Canale Beagle.
Gli impression­anti contrasti cromatici del ghiacciaio Pia, così battezzato dal celebre geografo salesiano Alberto De Agostini, nel primo ’900. Si trova sulla cosiddetta Via dei Ghiacciai lungo il Canale Beagle.
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La baia e il porto turistico di Ushuaia, con alle spalle l’aeroporto, le vette del ghiacciaio Martial e i confini orientali del Parco Nazionale Terra del Fuoco.
Orizzonti lontani La baia e il porto turistico di Ushuaia, con alle spalle l’aeroporto, le vette del ghiacciaio Martial e i confini orientali del Parco Nazionale Terra del Fuoco.
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 ??  ?? NATURAPURA PAGINA A LATO: il monumento a forma di albatros sull’isola di Capo Horn, avamposto meridional­e del Sud America. Le acque che la circondano spesso tempestose segnano l’incontro tra l’Atlantico e il Pacifico e hanno provocato naufragi drammatici e disastrosi. IN ALTO: una suggestiva veduta aerea del faro dell’isola, oggi protetta dal Parco Nazionale Capo Horn.
NATURAPURA PAGINA A LATO: il monumento a forma di albatros sull’isola di Capo Horn, avamposto meridional­e del Sud America. Le acque che la circondano spesso tempestose segnano l’incontro tra l’Atlantico e il Pacifico e hanno provocato naufragi drammatici e disastrosi. IN ALTO: una suggestiva veduta aerea del faro dell’isola, oggi protetta dal Parco Nazionale Capo Horn.
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 ??  ?? INCROCIERA­NELL’ARCIPELAGO­DELLATERRA­DELFUOCO sopra: a sinistra, lo sbarco a Capo Horn; a destra, l’avviciname­nto a piedi al ghiacciaio Aguila. sotto: a sinistra, la Baia di Wulaia, scoperta dal brigantino Beagle nel 1832; a destra, la nave Stella Australis in navigazion­e nei fiordi del Parco Nazionale Alberto De Agostini. pagina a lato: tutta la maestosità del ghiacciaio Condor, visto dai gommoni in dotazione alla nave.
INCROCIERA­NELL’ARCIPELAGO­DELLATERRA­DELFUOCO sopra: a sinistra, lo sbarco a Capo Horn; a destra, l’avviciname­nto a piedi al ghiacciaio Aguila. sotto: a sinistra, la Baia di Wulaia, scoperta dal brigantino Beagle nel 1832; a destra, la nave Stella Australis in navigazion­e nei fiordi del Parco Nazionale Alberto De Agostini. pagina a lato: tutta la maestosità del ghiacciaio Condor, visto dai gommoni in dotazione alla nave.
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Oltre diecimila pinguini magellanic­i affollano la piccola isola Magdalena, sita alle porte della città di Punta Arenas, in Cile: è il momento dell'accoppiame­nto.
La stagione degli amori Oltre diecimila pinguini magellanic­i affollano la piccola isola Magdalena, sita alle porte della città di Punta Arenas, in Cile: è il momento dell'accoppiame­nto.
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