ECCO A VOI la Grande Dame!
LOCATION STRAORDINARIA, SERVIZIO IMPECCABILE E TANTA PASSIONE. QUESTI GLI INGREDIENTI ALLA BASE DEL SUCCESSO EVERGREEN DELL’ HOTEL HASSLER, BELVEDERE SULLA CITTÀ ETERNA CON SUI TEDA SOGNO E RISTORANTE STELLATO. IL TUTTO SOTTO LA CURA ATTENT ADIRO BERTE. W
Da quando, giovanissimo sono partito per gli Usa, pieno di sogni e voglia di riuscire, ho sempre pensato che non esistesse altra strada oltre a quella dell’eccellenza.
La frase “non si può” qui da noi non esiste. E oggi più che mai, dopo aver celebrato il 125° anniversario, l’Hassler si conferma icona dell’hôtellerie internazionale
Roberto E. Wirth, Presidente e General Manager
Fra i tanti scorci indimenticabili che regala Roma c’è di certo quello della scalinata di Piazza di Spagna. Una foto irrinunciabile per chiunque passi di qui, cui fa da sfondo la quinta teatrale formata dalla Chiesa della Santissima Trinità dei Monti e dall’Hotel Hassler. Una volta in cima, la visuale cambia totalmente: la Città Eterna è tutta lì a farsi ammirare, con i suoi landmark più importanti offerti alla vista degli ospiti di questo iconico albergo, fondato nel 1893 e da tre generazioni nelle mani della famiglia Wirth. Fra le 87 camere, di cui 21 suite, c’è la straordinaria Hassler Pen
thouse Suite, 330 mq all’ottavo piano, ideata su progetto di Roberto E. Wirth più con la cura e la passione di un attento padrone di casa che con l’occhio di chi
è qui nella veste di Presidente e General Manager; ci sono poi la Penthouse Villa Medici Suite, con una terrazza di 150 mq, le Presidential Suite San Pietro
e Trinità dei Monti, dedicate ciascuna al monumento protagonista della “cartolina” su cui affacciano. Non c’è camera o ambiente dell’hotel che non abbia la sua particolarità, il suo quid che lo rende unico. Come la terrazza della Amorvero Spa, un insolito spazio relax open air da godere dopo una sessione in palestra, una sauna o un bagno turco. A mettere tutti d’accordo sulla sua eccezionalità, per la vista e l’esperienza gastronomica, premiata da una stella Michelin, è il Ristorante
Imàgo: se quando inaugurò nel 1950 era il primo ristorante panoramico di Roma, oggi si distingue per la cifra personale del giovane Executive chef Andrea Antonini, capace di reinterpretare con originalità la cucina italiana. I piatti della più autentica tradizione romana, firmati dall’Head Chef Marcello Romano, sono invece protagonisti all’Hassler Bistrot, da sempre punto d’incontro del jet set. Due le sue vesti: quella invernale, allestita nell'elegante Salone Eva, e quella estiva, nell'incantevole Palm Court, inaspettata oasi verde nel cuore della Capitale.