Conde Nast Traveller (Italy)

METROPOLIS

In 36 milioni la chiamano casa, eppure è uno dei luoghi più intimi, poetici e rituali del mondo. 15 motivi diversi per SOGNARE TOKYO, la sede dei prossimi Giochi olimpici, la megalopoli zen che ha trasformat­o in arte la frenesia

- Laura Fiengo testo

Tokyo: dai templi ai robot, 15 motivi per sognarla

All’arrivo, guardando la città che non finisce all’orizzonte e i palazzi da film fantasy (il cui regista abbia un po’ esagerato con gli effetti digital), pensi che davvero tokyo non si abbraccia con uno sguardo solo, nemmeno dall’alto dei 634 metri del Tokyo Skytree, e la cartina, ammesso che si impari mai a leggerla, rischia di restare una nebulosa. Trentasei milioni di abitanti, eppure a chi ha la fortuna di scoprirla lascia ricordi di rara tranquilli­tà e poesia: quando i risicati 3 o 4 giorni messi in piano finiscono, il rischio di pentirsi per non averle dedicato più tempo è alto. Ecco dunque 15 idee per cominciare a crearsi una mappa di Tokyo, al momento immaginari­a, per volarci intanto con la fantasia, come in un film d’animazione di Miyazaki. E prepararsi a vederla almeno in tv, ai prossimi Giochi olimpici.

1. Ci vorrebbe un amico

Le regole di etichetta giapponese prima di partire incutono un certo timore. Il riso a tavola sempre a sinistra, il miso a destra. Anche il kimono si chiude da sinistra o sarà malaugurio. Le bacchette del riso non si infilzano, e così via quasi all’infinito... Ma la verità è che i tokyojin, gli abitanti di Tokyo, sanno benissimo che non possiamo conoscere ogni dettaglio, e perdonano praticamen­te tutto. Per avere lumi, entrate in un gruppo Facebook di residenti (come JapanTrave­l): si faranno in quattro per ogni dilemma. P.S. Gli ombrelli per strada non si incrociano: rischiate il grande intreccio infernale.

2. Dormi al tempio

Con quasi 3 mila templi, Tokyo è tra le città più adatte alla riflession­e interiore, e non pochi giapponesi si regalano qualche notte di pace, meditazion­e zen, cucina verace e salutare alloggiand­o con i monaci in modalità temple stay in un tempio o santuario. Sempre bene prenotare: livejapan.com.

3. Un giorno da supereroi

I tour a tema di Tokyo sono infiniti, ma quello sui go-kart si fa vestiti di tutto punto con i costumi dei propri manga preferiti. Sfrecciand­o per la città vestiti come SuperMario, si sceglie anche la musica, ma attenzione ai pedoni. I MariCar tour partono dalla Tokyo Tower, a Roppongi e a Shibuya. kart.st

4. Nel tunnel dei ciliegi

Tutti la cercano, tutti studiano il calendario per non perdere l’attimo. Ma la stagione dell’hanami,

l’attività di guardare i ciliegi in fiore ( sakura), può anticipare anche di settimane e la delusione è dietro l’angolo. A Tokyo, da metà marzo per circa dieci giorni, il posto giusto è il sentiero di Chidori-ga-fuchi. Famoso, con ragione: si percorre un tunnel di ciliegi lungo 700 metri, e per 7 euro (30 minuti) si possono affittare le idilliache barchette a remi sul fiume. Metrò: Kudanshita o Hanzomon.

5. Assaggiare il ramen stellato

Nel pellegrina­ggio tra i mille ramen-ya, i ristoranti che servono ciotole di ramen fatto in casa, è d’obbligo fermarsi alla Sobahouse Konjiki Hototogisu (non ha sito web, +81.333734508), l’ultimo dei tre di Tokyo con stella Michelin. Gli altri sono Tsuta, a Sugamo ( tsuta.com), e Nakiryu, a Otsuka.

6. Raccomanda­rsi a Benten

Da non perdere, anche per chi alla centesima pagoda iniziasse a barcollare. Il tempio di Bentendo si trova nel parco di Ueno ed è il regno della potente dea Benten, prestata al buddismo dalla religione induista (dove si chiamava Saraswati): è una delle 7 dee della felicità, governa fortuna, sapere, musica e in realtà anche il matrimonio. uenostatio­n.com

7. Divento un samurai

Il quartiere di Kabukicho viene citato in genere per la fama equivoca dei suoi locali erotici, ma nasconde piccoli tesori come il Samurai Museum. Dove, volendo, è permesso sperimenta­re la vestizione indossando un costume doc. samuraimus­eum.jp

8. Una cena da robot

Il compianto chef Anthony Bourdain lo aveva definito «il più grande show che io abbia mai visto», paragonand­olo a un concerto di David Bowie. Aveva ragione? Di certo il Robot Restaurant, dinner theatre (ma il cibo è dimenticab­ile) pubblicizz­ato per le vie del quartiere Shinjuku da un van altrettant­o eccentrico, non vi lascerà indifferen­ti. Tra luci, laser e un’invasione di robot in scena, vale decisament­e l’esperienza. shinjuku-robot.com

9. Il mistero del kimono

All’annuncio di un viaggio in Giappone quasi sempre c’è un kimono da comprare per amiche in mood Madama Butterfly. Ne trovate di autentici, anche i bellissimi vintage, nella defilata via dei tessuti Nippori Chuo-dori (metrò Nippori). Prezzi irrisori, stoffe memorabili.

10. Diversamen­te burlesque

Un po’ surreale, un po’ avanspetta­colo, garantito divertente: per andare sul sicuro tra i celebri club di burlesque giapponese puntate su Show-the Konparu, a Ginza. Il che non esclude stivaloni di pelle rossa, clientela pittoresca e yoshoku, la versione jap della cucina occidental­e, da provare.

11. Una notte da Muji

Se le scatole per fare ordine, le penne biro o i pigiami impeccabil­i del brand minimalist­a sono tra i feticci shopping personali, il quartier generale di Tokyo occupa 5 piani, con due ristoranti, uno store infinito, bar, gallerie d’arte, sala da tè e persino un hotel. I mujimaniac­i esultano. hotel.muji.com

12. Un salto a Kamiyamach­o

Una giornata nel quartiere di Kamiyamach­o, la parte di Shibuya dei localini hipster, è preziosa per cogliere la visione che Tokyo ha dell’Occidente: librerie sofisticat­e, design store piccoli e umani, meno tè e tanto caffè, nessun turista.

13. Benvenuti a MasterChef Road

Un gigantesco cuoco di cartapesta annuncia che siamo arrivati a Kappabashi (metrò Tawaramach­i), la strada degli attrezzi da cucina. Decine di botteghe colme di coltelli, piatti, matterelli per soba... Fatevi spiegare l’uso degli oggetti: non è sempre immediato.

14. Siediti e pesca

Le vasche con il pesce che ancora nuota non sono rare in Giappone, ma quella di Zauo è enorme, praticamen­te un laghetto, e all’ingresso ti vengono consegnati lenza e ami. Scegli il pesce, tenti di pescarlo assieme agli altri commensali e poi dici allo chef come lo vuoi cucinato. Dettaglio non trascurabi­le, tutti siedono in una grande barca. japan.zauo.com

15. Yanesen, il lato umano

Vie fascinose con case basse, ristoranti­ni dove un pasto eccellente non supera i 20 euro, giardini senza nome, biciclette, venditori di acquerelli: passate un po’ di tempo a Yanesen. È qui la Tokyo da film, quella che vi resterà per sempre nel cuore.

 ??  ?? Lo skyline di Tokyo e il Monte Fuji
( Fuji-san) al crepuscolo. Si riconosce la Tokyo Tower, alta 333 metri e ispirata alla Tour Eiffel.
Lo skyline di Tokyo e il Monte Fuji ( Fuji-san) al crepuscolo. Si riconosce la Tokyo Tower, alta 333 metri e ispirata alla Tour Eiffel.
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 ??  ?? Durante l'hanami, la fioritura dei ciliegi, Chidori-ga-fuchi è il punto migliore in città per ammirare il miracolo rosa. La barchetta si può affittare.
Durante l'hanami, la fioritura dei ciliegi, Chidori-ga-fuchi è il punto migliore in città per ammirare il miracolo rosa. La barchetta si può affittare.
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 ??  ?? Sopra, Il distretto di Kabukicho, a Shinjuku. Con la sua fama equivoca di «quartiere a luci rosse», l'area in realtà ospita anche interessan­ti taverne e piccoli locali.
A sinistra, il giardino delle azalee (sono oltre 3 mila) a Nezu-jinja. Il tempio è tra i più belli e «instagramm­abili» di Tokyo, ma resta defilato dal circuito turistico classico.
Sopra, Il distretto di Kabukicho, a Shinjuku. Con la sua fama equivoca di «quartiere a luci rosse», l'area in realtà ospita anche interessan­ti taverne e piccoli locali. A sinistra, il giardino delle azalee (sono oltre 3 mila) a Nezu-jinja. Il tempio è tra i più belli e «instagramm­abili» di Tokyo, ma resta defilato dal circuito turistico classico.
 ??  ?? Sopra, il grande giardino del Palazzo Imperiale, al centro del quartiere di Chiyoda.
A destra, Bentendo, nel parco di Ueno, è un angolo di Tokyo quieto e rilassante. Il tempio buddista è dedicato a Benten, la dea che sovrintend­e tra l'altro a fortuna e conoscenza, per cui è spesso frequentat­o da studenti e lavoratori prima di esami o colloqui.
Sopra, il grande giardino del Palazzo Imperiale, al centro del quartiere di Chiyoda. A destra, Bentendo, nel parco di Ueno, è un angolo di Tokyo quieto e rilassante. Il tempio buddista è dedicato a Benten, la dea che sovrintend­e tra l'altro a fortuna e conoscenza, per cui è spesso frequentat­o da studenti e lavoratori prima di esami o colloqui.
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A destra, il Rainbow Bridge attraversa a Nord la baia di Odaiba: le luci sono alimentate da energia solare.
A sinistra, una delle sale del Mori Building Digital Art Museum: teamLab Borderless; incontro di sumo all'arena di Ryogoku, il «quartiere del sumo»; Buddha di pietra al tempio Gokokusan Tennoji, nel quartiere Taito. A destra, il Rainbow Bridge attraversa a Nord la baia di Odaiba: le luci sono alimentate da energia solare.
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