Conde Nast Traveller (Italy)

I LOVE ASCOLI PICENO

- Testo di / Text by Ferdinando Cotugno

Le piazze maestose quasi austere, le chiese medievali, la religione che si alterna alla leggenda, e insieme i sentieri di trekking e le vie delle due ruote: la provincia dove ogni scenario • un IDILLIO

L«L’incanto che viene da nulla e da tutto» , questo scrisse Guido Piovene di Ascoli Piceno, che in un certo senso rappresent­a il cuore e un condensato di tutte le Marche, con il suo alternare le piazze maestose e quasi austere, le viuzze e gli stretti vicoli che qui si chiamano «rue» e i panorami spettacola­ri dai belvedere. La provincia picena è una continua alternanza di cultura, natura, tradizione, paesaggio: sentieri di trekking o per bici e musei di arte sacra nutrono il viaggiator­e in dosi quasi uguali. Si va dai verdissimi monti Sibillini, quasi fuori dal mondo con i fiumi, gli scorci e le grotte, fino alla Riviera delle Palme, rilassata e vivace, passando per fortezze, palazzi medievali e boschi centenari. Quella ascolana è sempre stata una terra di papi e di una profonda devozione, le cui tracce sono ovunque. Tutti gli itinerari possono snodarsi tra chiesette medievali e cattedrali, la religione spesso si alterna con la leggenda, quelle dei Piceni,

SOPRA, IL PAESE DI MONSAMPOLO, A DESTRA, QUINTODECI­MO, SOTTO, IL TORRIONE DELLA BATTAGLIA A GROTTAMMAR­E

popolo antichissi­mo e misterioso, e della Sibilla, con i suoi misteri: la storia da queste parti è davvero una faccenda millenaria. E ogni borgo sulle colline è a modo suo unico, offre la sua tradizione, i suoi sapori e spesso anche un balcone da sogno al quale affacciars­i, con vista sul mare, su un fiume, una valle. ■ The charm that comes from nowhere and from everywhere”, wrote Guido Piovene

from Ascoli Piceno, who in a way represents the heart and concentrat­e of all the Marches, with its alternatio­n of majestic and almost austere squares, streets and narrow alleys that here are called “rue”, and the spectacula­r views from the viewpoints. The Piceno province is a continuous alternatio­n of culture, nature, tradition, landscape: hiking or biking trails and sacred art museums feed visitors in almost equal doses. There are the green Sibillini mountains, almost out of this world, with rivers, views and caves; the Riviera delle Palme, relaxed and lively, passing through fortresses, medieval buildings and century-old woods. Ascoli has always been a land of popes with such deep devotion whose traces are everywhere. All itinerarie­s meander through medieval churches and cathedrals, religion often alternates with legends, like those of the Picenes, an ancient and mysterious people, and the one of the Sibyl, with her mysteries: history is truly a millennial matter in these lands. And each village perched on the hills is unique in its own way, offering tradition, flavors and often also a dreamlike balcony to admire the sea, a river, a valley.

ABOVE, THE VILLAGE OF MONSAMPOLO. RIGHT, QUINTODECI­MO. BELOW, THE TORRIONE DELLA BATTAGLIA IN GROTTAMMAR­E

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 ??  ?? Il Ponte del Diavolo (o Ponte di Cecco) ad Ascoli Piceno. The Devil’s Bridge, (or Ponte di Cecco) in Ascoli Piceno.
Il Ponte del Diavolo (o Ponte di Cecco) ad Ascoli Piceno. The Devil’s Bridge, (or Ponte di Cecco) in Ascoli Piceno.
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CICLISTI IN PARTENZA DALLA CHIESA TRECENTESC­A DI SANTA MARIA DELLA ROCCA, A OFFIDA CYCLISTS STARTING THEIR ROUTE FROM THE 14THCENTUR­Y CHURCH OF SANTA MARIA DELLA ROCCA, IN OFFIDA

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