Montagna maestra
Lorenzo Delladio, patron de La Sportiva, con le sue «scarpette» ha cambiato l’alpinismo. Il merito? Anche dei monti e della gente della Val di Fiemme, «genuina e affidabile»
«La mia famiglia vive qui da sempre: l’azienda che dirigo da oltre 30 anni, una volta era una bottega artigianale in cui mio nonno, prima, e mio padre poi, risuolavano e realizzavano a mano gli scarponi in cuoio per lo sci. Sapevano quello che facevano perché erano
e anch’io ho mantenuto viva la tradizione, visto che quando esco dall’ufficio qui in torno a casa correndo per i prati. D’inverno invece metto su le pelli di foca e faccio sci alpinismo.
«Questo rapporto privilegiato con la natura e gli sport alpini mi ha permesso di traghettare la mia azienda nella modernità e di inventarmi prodotti rigorosamente “made in Val di Fiemme”. Non lo dico tanto per dire ma il radicamento de La Sportiva al territorio è speciale: chi ci lavora è nato qui, e anche i ragazzi che fanno ricerca e sviluppo, che io chiamo “il pensatoio”, sono giovani sportivi che amano la montagna e le nostre Dolomiti. Ogni prodotto che esce da qui è rigorosamente fatto da mani trentine e apprezzato per questo. Le altre nostre qualità? Genuinità e affidabilità: attenzione, non voglio dire
pinisti Val di Fiemme al
che siamo dei “sempliciotti”, tutt’altro. Sto dicendo che prima delle firme, quando chiudiamo un affare ci stringiamo la mano e beviamo un calice di uno dei nostri grandi vini. Confesso che molti dei miei migliori contratti non li ho chiusi io: il merito è dell’ospitalità tipica di questa terra.
«Davanti a una cena trentina ho saputo superare ostacoli commerciali davvero ardui. Per questo so di avere un debito con questo territorio, che cerco di saldare facendo manifestazioni ed eventi, anche di marketing: uno recente, per esempio, lo abbiamo fatto a Trento, dove abbiamo invitato la nostra forza vendita per più giorni con ricadute positive sulla città e sulla provincia, visto che poi tornano sempre qui per le vacanze. Per questo, nonostante l’80% del nostro business sia all’estero, noi non lasceremo mai il Trentino anche se forse sarebbe conveniente farlo: ma, ripeto, se abbiamo centrato questo traguardo è solo grazie alle persone del territorio che hanno lavorato duramente in tutti questi anni: in soli 30 anni siamo diventati 369, dalla decina di qualche decennio fa.
«Per concludere, voglio dire che noi siamo felicemente contaminati dal territorio che ci circonda: studiamo prodotti per lo sport alpino che nascono solo grazie all’interazione con le nostre montagne, e con le università locali. Ai ragazzi dico di aprire le menti, perché avere radici forti è una spinta per innovare sempre meglio, e con questo saremo sempre vincenti sul mercato».
«Quelli che vengono a lavorare qui da fuori non se ne vogliono andare più » . Parola di Giulio Bonazzi, al timone di Aquafil, gruppo industriale trentino leader nella produzione di fibre «Solution Dyed»
«Aquafil è una realtà internazionale, presente in molti Paesi del mondo in qualità di leader nella produzione di fibre per il tessile. Ma cuore e testa, oltre che la sede, restano saldamente trentine, territorio con una storia articolata e di ampia diversificazione anche a livello di business, e con un manifatturiero fortissimo ricco di eccellenze.
«Anche noi che siamo tra il e le ci troviamo immersi in una natura, credo, tra le più belle del pianeta, tutelata da genti che hanno un’anima sensibile sul tema, e favorita dall’autonomia della provincia. Ma anche il sistema educativo ha scuole importanti, centri di ricerca e istituti professionali che non hanno nulla da invidiare a quelli di realtà più grandi: ecco, per trovare una sintesi, il Trentino è un microcosmo costruito a misura d’uomo, con servizi d’eccellenza in un contesto che offre tantissimo, tra ski area favolose, montagne e laghi bellissimi.
«Il Garda poi è un’oasi di colori, relax, gusto, sport: non penso di esagerare se dico
Dolomiti Lago di Garda
che gli altri grandi bacini italiani non possono eguagliare quello che regala. Ma anche i laghetti alpini sono un piccolo angolo di paradiso in cui, volendo, poter stare da soli: ti fanno capire com’era la vita prima che quasi 8 miliardi di persone popolassero questo meraviglioso pianeta, che però è in pericolo, a cominciare dall’acqua, che è il bene supremo, la “nostra madre”. Gli oceani martoriati dalla plastica e dall’inquinamento sono una grave minaccia per la vita sulla terra, e posso dire che noi come azienda siamo particolarmente attenti a non sprecare risorse idriche e a non inquinare, visto che siamo i maggiori produttori al mondo di fibre “Solution Dyed”, con un processo che non richiede quasi acqua. Ma, ripeto, è una cosa naturale perché qui in Trentino abbiamo a cuore l’ambiente e la qualità della vita.
«Ve lo spiego con un esempio: all’inizio la nostra azienda aveva rapporti commerciali soprattutto con la Germania, e questo accadeva grazie al fatto che i tedeschi amavano il Lago di Garda, di cui apprezzavano tutto al punto che fare business con loro è stata una conseguenza naturale. Poi lo vedo anche nelle persone che lavorano da noi e vengono da fuori: all’inizio sono diffidenti, pensano di essere venuti in una realtà provinciale. Bene, vi posso assicurare che dopo non se ne vogliono andare più: ospitalità, natura, servizi top e mentalità innovativa. Credetemi, non ci sono molti altri posti così».