PROFONDO BLU
Da vulcani marini, le acque benefiche del Gurgitello alimentano le piscine di TERME MANZI, Relais & Châteaux di Ischia
«Con la ristrutturazione dell’hotel, durata 6 anni, abbiamo cercato di esaltare l’importanza delle acque del Gurgitello. Qui, antico e moderno si coniugano generando una sorprendente sinergia»
La hall del Relais & Châteaux Terme Manzi ricorda un po’ una Wunderkammer. Oggetti e opere d’arte sono ovunque, frutto di un’accurata selezione in aste e mercati d’antiquariato di mezza Europa. Passione dei padroni di casa, i Polito, che con orgoglio esibiscono, fra le tante, una vera curiosità: la vasca di marmo accanto all’ingresso della Spa, proprio quella in cui nel 1862 si immerse Giuseppe Garibaldi, «ferito ad una gamba» nella battaglia d’Aspromonte. All’epoca, l’hotel era appena sorto, grazie all’intuito di Luigi Manzi che scoprì le virtù delle acque benefiche del Gurgitello su cui, ancora oggi, l’albergo «galleggia»: la sorgente, «iper-termale bicarbonato-alcalina salso-solfato» riconosciuta dal ministero della Salute, si trova infatti a meno di 10 cm sotto il livello del pavimento, dove arriva attraverso fessure vulcaniche dalle profondità marine.
Un incipit niente male per chi si appresta ad entrare nei 1.600 mq della
(aperta dalle 9 alle 22), sontuosamente rivestita di mosaici dal pavimento al soffitto, con un’atmosfera quasi da antiche terme romane, soprattutto al cospetto dell’enorme scultura di bronzo di Zeus, al centro della piscina interna. Nelle 56 camere e suite si passa a temi più contemporanei, nelle sfumature del crema e tortora. L’apice di questa continua ricerca del dettaglio in casa Polito si raggiunge nelle cucine del
guidato da Enzo David, dove a richiesta si può anche cenare a un passo dai fornelli, per ammirare lo chef e la sua brigata in azione.