MARCHI E PRESIDI PER LE BONTÀ MADE IN TRENTINO
Solo la caparbietà poteva spingere la popolazione di una «regione» per lo più montuosa a ricavare terreni dedicati all’agricoltura. Tant’è che oggi sono oltre 137.000 gli ettari dedicati alle coltivazioni, a fronte di 16.500
aziende agricole che rendono pressoché autonome le valli quanto a produzione di frutta e ortaggi. A questo si aggiunga la pastorizia, soprattutto in alta quota, altrettanto frutto di sacrificio e grande impegno, per una produzione di latte, carne e loro derivati di straordinaria bontà. Aziende anche medio-piccole, che hanno necessariamente fatto della qualità la loro bandiera, con una sorta di autodisciplina
che ha portato alla creazione del Marchio Qualità
Trentino, diventato anche da «esportazione»: basta un click su trentinoqualita.it e si ricevono direttamente a casa yogurt, salumi, formaggi e persino trote e salmerini. Novantuno i prodotti sinora certificati, che grazie ai rigorosi disciplinari che regolamentano i processi produttivi e ai controlli di soggetti indipendenti, possono andare fieri della salubrità e genuinità Made in Trentino. In quest’ottica di conservazione e promozione dell'autoctono si inserisce anche il progetto «Valore
Razza Rendena» , che recentemente ha portato al riconoscimento Slow Food per la vacca della Val Rendena e per tutti i suoi derivati.