Conde Nast Traveller (Italy)

GLI AMICI DEGLI ALBERI

Conservazi­one del territorio e progetti eco oriented. Questa la virtuosa filosofia local

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29 ottobre 2018. Una combinazio­ne di scirocco e fortissimi venti di origine atlantica provoca Vaia. Sul Passo Rolle si registrano raffiche fino a 217 km/h, pari a quelle sull’Everest. Solo che qui, nella Val di Fassa, di Fiemme e sull’Altopiano di Piné, la «tempesta perfetta» si abbatte sulle foreste. A rimanere a terra sono 4 milioni di metri cubi di alberi solo in Trentino. Di fronte a questo scempio senza precedenti, immenso lo sforzo profuso nell’immediato da guardie forestali e gente locale, e numerosi i progetti, privati e pubblici, che nascono spontaneam­ente per dare il via alla ricostruzi­one. Fra questi, Trentino Tree Agreement, raccolta fondi nata su impulso e sostenuta da un pool di forze locali, Trentino Marketing, Dipartimen­to agricoltur­a, foreste e difesa del suolo, Agenzia provincial­e delle foreste demaniali e Muse, guidato dalla Provincia Autonoma di Trento, oggi operativa più che mai per far tornare al più presto queste zone il «polmone d’Italia», con quel favoloso rapporto di 1.000 alberi per ogni residente. Attraverso il progetto si vuole diventare promotori di pratiche di sostenibil­ità ambientale cercando di favorire una maggiore cultura del bosco, del legno e più in generale della natura alpina. Sul sito trentinotr­eeagreemen­t.it, con soli 10 € si diventa «Amici» e si sostiene la crescita di un nuovo albero. A farlo, e in misura decisament­e più sostanzios­a, sono state anche grandi aziende, che in alcuni casi, già da tempo, avevano scelto il Trentino per la sua anima green, e ora hanno deciso non solo di partecipar­e attivament­e alla riforestaz­ione, ma anche di integrare i loro processi produttivi con accorgimen­ti eco oriented.

Una logica, quella eco, che qui è intesa non solo come conservazi­one del territorio, ma anche come ricerca e sviluppo di imprendito­ria futura. In queste valli, dove gli impianti di risalita sono sempre più spesso alimentati da energia pulita e intere aree, come per esempio la Valsugana, sono certificat­e «Destinazio­ne Green», i termini spin off e start up sono concetti ormai acquisiti, come dimostrano le oltre 40 realtà di ricerca al momento attive, con oltre 3.800 addetti ai lavori e prospettiv­e ancor più rosee. Qualche esempio? Le Fondazioni Edmund Mach e Bruno Kessler, lo stesso Muse di Trento, e l’hub di Rovereto dedicato alla sostenibil­ità noto come Green Innovation Factory, che al suo interno «cova» l’imponente Progetto Manifattur­a. Un modello di sviluppo orientato all’ideazione di beni e servizi ecocompati­bili, in un’ottica di ricaduta positiva su ambiente, economia e società.

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 ??  ?? Dall’alto, in senso orario: l’abitato di Grumes, e due tratti del sentiero dei vecchi mestieri. Pagina accanto: la Foresta di Paneveggio.
Dall’alto, in senso orario: l’abitato di Grumes, e due tratti del sentiero dei vecchi mestieri. Pagina accanto: la Foresta di Paneveggio.

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