PAPPAMONDO!
Che cosa ci manca di più del viaggiare? Anche i sapori. Quelli profumati dello STREET FOOD: sono unici, non replicabili, ma rievocarli a casa (con gli ingredienti giusti) è il primo passo per volare via
IL PIATTO
Chiunque ami la cucina Thai lo conosce bene: rice, il Mango con mango sticky riso appiccicoso al cocco. Un dessert capace di trasportarci immediatamente nel Regno di Thailandia. Procurarsi il riso glutinoso è importante per la riuscita. Il segreto: lasciarlo in acqua 3 ore. Poi si fa bollire e si aggiunge il latte di cocco e un po’ di zucchero, infine il mango fresco tagliato a pezzetti, come fosse una macedonia.
Immaginiamo di essere a Praga, al mercatino di Natale della Città Vecchia. Non mancherà il chiosco profumato dei trdlo, o trdeln’k. Tipico in realtà della cucina ungherese e slovacca, il «Manicotto di Boemia» è un pane dolce che si cuoce arrotolato su un cilindro, in un forno a legna (oggi vale anche la piastra). Dentro, è lecito riempirlo come ci va, dalla Nutella al gelato. Esiste anche in versione salata.
A Tokyo, a Kyoto, e in qualsiasi angolo del Giappone, da Hokkaido a Okinawa, i dango, le lucide palline bollite fatte di farina di riso, salate o dolci, sono ovunque. Le troverete sempre fuori dai templi shintoisti. Le varianti sono diverse, pasta di fagioli di soia rossi Azuki, tè verde, sciroppo di soia. A Kyoto, dove si dice sia nato nella notte dei tempi, il numero giusto per infilzarli è 5: testa, braccia e gambe.
Prima regola, mai chiamarlo la ceviche: il celebre pesce marinato peruviano è maschile, forse nato dalla parola quechua «siwichi», pesce fresco. Per farlo a casa basta avere pesce bianco (cernia, sgombro, sardina, ma ormai è liberi tutti). Si lascia marinare nel succo di limone o di lime per circa un’ora, poi si aggiunge peperoncino (ideale il potente aji peruviano), cipolla rossa, sale, pepe e coriandolo.
Fino a pochi anni fa quasi sconosciuta, ora la «falsa insalata» delle Hawaii è sulla bocca di tutti. Ma anche il poke, la ciotolona delle meraviglie, con il suo pesce crudo, cotto o marinato, il riso o la quinoa, la verdura ( questo rosa è il
ravanello anguria), ha un segreto: mai maneggiare troppo il pesce. Asciugarlo delicatamente con una carta e tagliare i cubetti con cura e con un coltello affilatissimo: sarà molto più buono.