Never ending passion
Valori e requisiti
sop ra: il verbale dell’atto costitutivo della sezione italiana di JRE: la data è il 25 giugno 1993, i firmatari erano il gotha giovanile della nostra ristorazione dell’epoca.
La sezione italiana dei Jeunes Restaurateurs si è costituita nel 1993, diciannove anni dopo che, su iniziativa di Nicole Seitz, responsabile delle relazioni esterne di Grand Marnier, e di Jacques Marnier-Lapostolle, che del brand era direttore, era stato fondato il primo nucleo di Jeunes Restaurateurs d’Europe. Nacque per volontà di 12 tra le migliori “speranze” dell’epoca radunate su iniziativa di Walter Bianconi, allora chef del Tivoli di Cortina d’Ampezzo. L’idea era promuovere anche in Italia solidarietà, amicizia e scambio di idee, esperienze e cultura fra i giovani cuochi al fine di stimolarne l’inventiva e la conoscenza e di metterle poi in circolo. Da allora, sotto le presidenze dello stesso Bianconi e poi di Herbert Hintner, Moreno Cedroni, Marco Bistarelli, Emanuele Scarello, Andrea Sarri, Marco Stabile, Luca Marchini e ora Filippo Saporito, l’Associazione non ha mai smesso di crescere, svilupparsi, acquistare autorevolezza e attenzione tra gli addetti ai lavori e pure nella platea dei buongustai: un successo cementato dalla competenza, dalla disponibilità e dalla passione. Tre i requisiti per farne parte. Primo: essere chef/proprietari. Secondo: esprimere una propria strutturata filosofia nel lavoro ai fornelli e più in generale nell’approccio alla ristorazione, filosofia che, come ha scritto Herbert Hintner, “prevede di valorizzare i prodotti del proprio territorio esaltandone il sapore, seguendo un’idea di gastronomia ancorata alle tradizioni, ma aperta al futuro e ricca di creatività”. E terzo: occorre non avere ancora compiuto i 42 anni: oltre i 50 si diventa soci onorari.