Nardoni Simone
QUESTO LAVORO MI PERMETTE DI FARE LA DIFFERENZA NELLA VITA DELLE PERSONE: RENDERLE FELICI CON LA MIA CUCINA
Tuttoinizia nel 1999, quando vince la sua prima gara di cucina durante un campo estivo. «Era il momento più atteso da tutti i ragazzi, quello in cui ognuno poteva mettere alla prova le proprie capacità culinarie. In quell’occasione mi sono aggiudicato il primo posto realizzando un salame di cioccolato che avevo fatto raffreddare in un ruscello». Una volta tornato a casa Simone Nardoni decide di coltivare quella sua passione e di iscriversi all’istituto alberghiero. «Essere un cuoco è qualcosa di cui vado particolarmente fiero. Il cibo mi dà la possibilità di esprimermi. Ciò che creo racconta quello che sono». Lo chef non potrebbe immaginare una vita diversa da quella che conduce. «Questo lavoro mi permette, a suo modo, di fare la differenza nella vita delle persone che mi stanno attorno: renderle felici con la mia cucina». La sua arte presta particolare attenzione alla sostenibilità. «Nel mio ristorante si pratica la “cucina circolare”, dove il recupero degli scarti e l’azzeramento degli sprechi altro non sono che un modo di creare nuovi sapori, sostanze, essenze, con cui sperimentare e migliorare ancora». Neostellato, lo chef ha un sogno nel cassetto: offrire ai suoi ospiti un’esperienza a 360 gradi. «Mi piacerebbe coccolarli già dalla prima colazione in uno spazio che, oltre alla mia proposta culinaria, trasmetta molto altro».